Catania: “Carpe codicem”, scovati due hacker

Dopo tre mesi di indagine, gli agenti della polizia postale e delle comunicazioni di Catania hanno individuato 2 hacker che offrivano le loro prestazioni a pagamento sul sito www.cercohacker.com nell’ambito dell’operazione Carpe Codicem.

L’Autorità giudiziaria di Venezia ha disposto decreti di perquisizione a carico di due soggetti di 31 e 25 anni, residenti nell’alto vicentino e apparentemente estranei al mondo dell’informatica.

Il sito internet, attivato nel 2015, pubblicizzava non meglio precisati servizi di hacking e aveva una ferrea politica aziendale con la quale si escludeva tassativamente qualsiasi forma di ausilio informatico alle attività riguardanti il terrorismo e la pedopornografia.

L’esclusione dei due campi di azione segna una distanza netta da questi fenomeni, non ha distolto l’attenzione degli agenti della polizia di Catania che a seguito di una segnalazione hanno dato il via ad una minuziosa indagine dalla quale è emerso che i servizi pubblicamente offerti costituivano illecite e pericolose intrusioni nelle comunicazioni informatiche e telematiche.

Gli hacker mettevano a disposizione le proprie professionalità per recuperare password di social network o di account e-mail, per installare software spia per carpire i dati di whatsapp e per forzare sistemi di sicurezza privati e aziendali riuscendo a modificare i voti universitari.

E’ stato possibile risalire all’identità degli hacker grazie all’analisi dei flussi monetari delle carte di credito comunicate agli utenti per effettuare l’accredito del pagamento degli illeciti servizi caratterizzati da movimentazioni anomale per numero e per importi.

Il materiale informatico sequestrato è ora al vaglio degli inquirenti per delineare la composizione del sodalizio criminoso e la sua effettiva caratura criminale. i due uomini sono stati denunciati per accesso abusivo a sistema informatico e installazione di apparecchiature atte a intercettare o impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche.

Maria Chiara Ferraù

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