Due persone sono state arrestate oggi a Palermo dagli agenti della guardia di finanza che hanno individuato una coltivazione di marijuana nel quartiere Villagrazia-Falsomiele.
Era un vero e proprio opificio utilizzato per la coltivazione su larga scala di marijuana. In manette sono finiti M.D., 50 anni e R.A., 51 anni, marito e moglie. La “centrale di produzione” della droga era suddivisa in più magazzini, attigui alla residenza dei due coniugi e trasformati in serre.
Le fiamme gialle avevano avuto sentore della presenza della coltivazione già avvicinandosi alla struttura per via del forte e caratteristico odore proveniente dai locali. Per assicurare alla vegetazione il microclima più adatto, i coniugi avevano predisposto, attraverso un collegamento abusivo alla rete di fornitura di energia elettrica, un sofisticato apparato costituito da potentissime luci, impianto di aerazione e climatizzazione termoregolato, un complesso di generatori e motori collegati da grosse tubazioni coibentate che si snodavano per tutto l’immobile.
Grazie a queste attrezzature, dal sistema di illuminazione veniva estratta l’aria calda che serviva per mantenere il migliore grado di umidità e favorire la crescita rapida degli arbusti. Rinvenuti anche flaconi di potenti fertilizzanti, bidoni di miscele di complessi vitaminici arricchiti, fungicidi, terriccio, concimi, deumidificatori, termometri e igrometri, frigoriferi, ventilatori e un borsone già presumibilmente utilizzato per il trasporto della droga.
I finanzieri hanno trovato e sequestrato 128 di cannabis dell’altezza media di 50 centimetri e quasi quattro chili di marijuana in stato di congelamento, pronti per la commercializzazione e infine alcune dosi di hashish. L’uomo è stato anche segnalato per furto perché si era allacciato abusivamente alla rete elettrica.
Maria Chiara Ferraù