Tortorici (Me): studenti crescono insieme nella legalità

Un applauso pieno di speranza di riscatto da un passato buio che ha caratterizzato la Sicilia si è levato forte nell’aula consiliare Giovanni Paolo II di Tortorici dagli alunni dell’istituto comprensivo 1 Nello Lombardo che hanno preso parte alla manifestazione “Crescere nella legalità”.

Ad aprire la giornata a cui hanno partecipato anche familiari di vittime di mafia e alla presenza delle autorità civili e militari del paese nebroideo, è stata la canzone “I cento passi”, colonna sonora dell’omonimo film sulla vita di Peppino Impastato, figlio di un mafioso di Cinisi che avviò una lotta alla mafia che lo portò alla morte.

“Ma la tua vita adesso puoi cambiare, solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura, contando cento passi lungo la tua strada” cantano i Modena City Ramblers in quella canzone che sta diventando il manifesto dell’antimafia. Il ricordo di un uomo che pur appartenendo ad una famiglia mafiosa ha una coscienza pulito e vuol fare qualcosa per cambiare la sua vita e quella degli altri. Proprio come intendono fare le nuove generazioni che, nella giornata di ieri a Tortorici, hanno dimostrato con una partecipazione attenta e silenziosa, che la lotta alla criminalità parte da una migliore educazione alla legalità, partendo proprio dai banchi di scuola.

Il dibattito è stato organizzato grazie ad un’iniziativa di Salvatore Mammola e della professoressa Francesca Armeli. Gli studenti hanno ascoltato le testimonianze di Piero Campagna, fratello della giovane Graziella assassinata a soli 17 anni a Saponara e di Angela Manca, la mamma del giovane urologo Attilio e si sono confrontati con il sostituto procuratore della Dda di Messina, Angelo Cavallo.

Tutti gli studenti con i loro insegnanti, il preside in primis, indossavano magliette bianche con vari slogan preparati per l’occasione dagli stessi ragazzi, a simboleggiare la purezza dei sentimenti e la voglia di riscatto e cambiamento.

Maria Chiara Ferraù