Catania: tre scafisti in manette

Agenti della polizia di Stato e della guardia di finanza di Catania hanno fermato tre scafisti per lo sbarco del 20 marzo scorso al porto del capoluogo etneo. Si tratta di cittadini stranieri di nazionalità nigeriana e gambiana che dovranno rispondere di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 254 migranti ed un cadavere di ieri a bordo della nave “Mai 0201”.

A perdere la vita nell’ennesimo viaggio della speranza è stata una ventenne nigeriana. Per la sua morte l’Autorità giudiziaria sta valutando se sia riconducibile o meno alla condotta degli scafisti.

La ragazza, secondo alcune testimonianza, sarebbe partita dalla Nigeria dove aveva iniziato a studiare come designer di moda. Le precarie condizioni economiche della famiglia non le permettevano più di continuare gli studi e l’avevano indotta a svolgere la professione di sarta per risparmiare il denaro necessario per lei e per la sorella per raggiungere l’Italia e tentare di realizzare il sogno di lavorare nel campo della moda.

Dopo le formalità di rito i tre fermati sono stati associati al carcere di Catania piazza Lanza dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

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