Milazzo (Me): le associazioni ambientaliste sul paventato scioglimento della coalizione conto il CSS

In merito alla paventata ipotesi di scioglimento delle associazioni ambientaliste coalizzate contro la trasformazione in CSS (Combustile Solido Secondario) della centrale termoelettrica, l’esponente Olga Nassis ha diramato la seguente nota: “In relazione alla vostra nota di oggi su “#DecidiamoNoi”, debbo precisare che il preteso scioglimento è semplicemente una mozione occasionale, presentata profittando di assenze e di orario inoltrato, che non impegna i cittadini e le associazioni, che hanno preso parte alla grande manifestazione unitaria (da me personalmente richiesta) del 13 marzo. Gli autori di questo colpo di mano si erano già peraltro distinti in queste settimane con continui tentativi di rallentare, fermare e svuotare di contenuti concreti la nostra manifestazione. Ci riuniremo in questi giorni per definire le prossime iniziative e sviluppare quelle già definite. Non escludiamo variazioni nella sigla dell’hashtag per evitare qualunque confusione con i personaggi i quali, comunque motivati, hanno oggettivamente favorito promotori, aziendali e politici, dell’inceneritore. Contro quest’ultimo noi continueremo a lavorare tranquillamente con la massima compattezza e determinazione, per difendere la salute la vita e il lavoro della nostra gente.

Ai cittadini che ci hanno onorato della nostra fiducia partecipando in massa alla giornata del 13 diciamo semplicemente “noi, non vi tradiremo”.

Nei giorni scorsi l’Associazione ADASC e il coordinamento ambientale Milazzo Valle del Mela hanno inviato una nota alle 20 amministrazioni comunali che con atti formali hanno espresso la netta contrarietà all’utilizzo del CSS presso la centrale termoelettrica di Archi invitandoli a costituirsi in giudizio nel ricorso presentato da Edipower spa al TAR Lazio. L’azienda chiede al tribunale amministrativo l’annullamento dei pareri negativi della soprintendenza di Messina e del Ministero dei beni culturali e il decreto del dirigente generale dell’assessorato regionale Beni culturali con il quale è stato adottato il piano paesaggistico dell’ambito 9. Il presidente Giuseppe Maimone a tal fine ritiene fondamentale la costituzione dei Comuni per rafforzare la posizione del territorio contro la realizzazione di questo impianto insalubre. Le associazioni ritengono che tale azione deve essere condivisa da tutte le Amministrazioni riunite nella rete dei sindaci; la battaglia è comune e non ha confini territoriali.

Rodrigo Foti 

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