Milazzo (Me): assemblea dei sindaci sul termovalorizzatore

Si è svolta al teatro Trifiletti di Milazzo (Me) l’assemblea plenaria dei Sindaci, presidenti di consigli comunali, assessori e consiglieri convocata dal presidente Gianfranco Nastasi per ribadire il “no” alla realizzazione del termovalorizzatore alla centrale Edipower. A conclusione dell’incontro e dopo un articolato dibattito è stato sottoscritto dai presenti un documento con il quale si propone di intraprendere, unitamente alle amministrazioni comunali della Valle del Mela, tutte le necessarie iniziative politico-istituzionali per scongiurare la realizzazione del progetto proposto da A2A; di promuovere con somma urgenza un incontro in delegazione dei consigli e delle amministrazioni comunali della Valle del Mela alla presenza del presidente della Regione siciliana e con gli organi regionali competenti; di rendersi promotori, insieme alle associazioni ambientaliste del comprensorio ed alle istituzioni competenti in materia, di soluzioni alternative di conversione della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, col fine di salvaguardare l’ambiente e la salute umana, salvaguardando anche i livelli occupazionali; intercettare tramite un’accurata programmazione fonti europee di finanziamento, in base al nuovo ciclo dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020, pianificando collegialmente tra le amministrazioni comunali del comprensorio della fascia tirrenica una alternativa di sviluppo che vada nella direzione di una maggiore consapevolezza sui temi ambientali sulla base di uno sviluppo sostenibile.

Questo documento sarà trasmesso adesso alla presidenza della Regione siciliana, agli assessorati territorio ed ambiente – energia – attività produttive – salute, alla III e IV Commissione ARS Sicilia. Introdotto dallo stesso presidente Nastasi, il confronto ha visto tra gli interventi quello del sindaco Giovanni Formica, che ha richiamato pareri contrari già espressi per la realizzazione dell’impianto in un territorio, che ha già subito pesantemente la presenza industriale e per la quale il comprensorio è stato dichiarato “area ad alto rischio di crisi ambientale” ed è stato successivamente inserito tra i siti di interesse nazionale.

“Provvedimenti – ha detto Formica – che però non hanno prodotto alcun effetto concreto, benefico e positivo, ma adesso il comprensorio ha acquisito consapevolezza della proprie possibilità e si oppone energicamente a questo tipo di intervento con la consapevolezza delle municipalità che stando insieme e con una strategia comune si può ragionare su ciò che può diventare una crescita sociale, uscendo da un modello di sviluppo oggi non più adeguato, e puntando verso altre soluzioni alternative”. Sulla stessa frequenza gli interventi dei rappresentanti dei Comuni di Merì, Venetico, Monforte San Giorgio, Barcellona, Villafranca, San Pier Niceto, Pace del Mela, Santa Lucia del Mela e San Filippo del Mela.

Il deputato regionale Santi Formica – presidente della commissione indagine sull’emergenza ambientale nel comprensorio della Valle del Mela – ha ritenuto “oggi inutile l’intervento proposto in presenza peraltro di impianti obsoleti messi in campo con tecnologie già superate” e aggiungendo che “oggi si è in presenza di una speculazione finanziaria che non ha nulla a che vedere con l’ambiente, mentre Renzi, prima di decidere per due termovalorizzatori in Sicilia, avrebbe dovuto avvertire l’esigenza di avere prima un piano dei rifiuti”. Concludendo, Formica ha auspicato una battaglia forte, perché si combatte contro un decreto legge, che dà poteri al Presidente del Consiglio.

Il parlamentare regionale Giuseppe Laccoto ha invece parlato delle inadempienze della Regione in tema di rifiuti e sottolineato che dovrà essere il governo regionale a stabilire numero, tipo e luogo dove installare gli inceneritori, e bisognerà tenere conto dell’inquinamento che è presente in questo comprensorio, “che non può essere ulteriormente gravato da insediamenti di tale tipo”, per cui – ha concluso – “ci batteremo perché non siano allocate altre realtà inquinanti”.

Rodrigo Foti 

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