Tortorici (Me): la messa del “perdono” conclude i festeggiamenti di San Sebastiano

Si sono conclusi questa mattina a Tortorici con la messa del “perdono” celebrata alle 09.00 nella chiesa di Maria Santissima Assunta, i festeggiamenti in onore del patrono San Sebastiano. Al termine della messa l’arciprete ha cambiato il cotone che avvolge le reliquie del giovane soldato romano martirizzato sotto l’impero di Diocleziano.

Da oggi e fino a maggio il simulacro del Santo sarà riposto nella sua cella, accanto all’altare del Sacramento. Domenica, invece, il cielo azzurro ha fatto da sfondo alle celebrazioni dell’ottava della festa del 20 gennaio. Al termine della messa celebrata alle 11.00 nella centrale chiesa di San Nicolò, i “nudi”, i fedeli vestiti di bianco e a piedi scalzi, hanno portato in spalla il pesante fercolo per le vie del paese in cui non erano stati giorno 20 gennaio.

Al termine della questua è partita da piazza duomo la suggestiva processione di San Sebastiano. Le donne devote, con i fazzoletti bianchi in testa, in due file composte hanno preceduto la vara del Santo patrono. Partendo da piazza duomo, sono qui ritornati facendo il giro del centro storico di Tortorici. Una volta in piazza duomo le donne si sono disposte in cerchio e al centro è stato eseguito, come ogni anno, il balletto della vara accompagnato dal suono della banda musicale.

Per tre volte il fercolo ha fatto il giro della piazza, ogni volta entrando in chiesa per ringraziare simbolicamente Dio di aver fatto svolgere i festeggiamenti senza intoppi e senza problemi. Dopo il terzo e ultimo giro il simulacro di San Sebastiano, al grido “e ppi devozioni, Grazzi San Bastianu Gra” i nudi fanno affacciare la vara davanti alla porta della chiesa in un simbolico saluto alla folla che quest’anno era particolarmente numerosa ad aspettare l’arrivo della processione rientrata intorno alle 18.00. Una festa, questa di San Sebastiano, che rimane nel cuore degli oricensi che anche se vivono e lavorano fuori, cercano di tornare proprio per partecipare ai festeggiamenti. Una tradizione che è fede, devozione e anche un poco di folklore e che si rinnoverà il prossimo maggio.

Maria Chiara Ferraù

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi