Catania: estorsione e rapina aggravata, un arresto

“Sono u’ figgi du Furisteri, qui comando io e se non volete avere problemi mi dovete favorire della benzina senza pagare”. Queste le parole di Concetto Pitarà, arrestato dai carabinieri di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale antimafia. Dovrà rispondere di estorsione e rapina aggravata dal metodo mafioso.

L’uomo già nel dicembre del 2014 aveva rapinato un distributore nel quartiere di San Berillo nuovo. Subito dopo il fatto delittuoso si era presentato al distributore Pittarà, un soggetto conosciuto nel quartiere, che aveva preteso carburante gratis dicendo di essere il figlio di Furisteri e chiedendo la benzina gratis per non aver problemi di alcun genere.

Dopo un’altra rapina avvenuta a gennaio del 2015 e le insistenti pretese di Pitarà, il titolare del distributore aveva attivato il servizio automatico di rifornimento facendo cessare le richieste estorsive. Il giorno 3 ottobre scorso però era giunto al distributore un giovane a bordo di uno scooter con il volto travisato da un passamontagna che, dopo aver picchiato e minacciato uno dei dipendenti del distributore, si era tolto il passamontagna facendosi riconoscere per Pitarà. Pitarà, dopo aver minacciato i dipendenti presenti, era riuscito a recuperare una banconota da 100 euro da una busta dentro uno scaffale e prima di andare via aveva continuato a malmenare e minacciare le vittime, pretendendo il denaro che avevano in tasca.

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Le indagini hanno consentito di raccogliere elementi di prova a carico di Concetto Pitarà, figlio di Rosario, detto U Furisteri, elemento di spicco del clan dei cursoti milanesi per cui il gip di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico. Dopo le formalità di rito Pitarà è stato accompagnato al carcere di Bicocca a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.

Maria Chiara Ferraù