Furnari (Me): uno strano controllo della Capitaneria di Porto

La settimana scorsa nella frazione Tonnarella, ricadente nel Comune di Furnari, si è celebrata la festività in onore della Madonna di Trapani, che ha registrato un successo di pubblico e di presenze turistiche. La processione a mare ed i fuochi di artificio, che accompagnano la venerata statua della Madonna dal molo di Portorosa fino a Falcone per poi ripassare davanti alla frazione ed arrivare alla frazione Marchesana di Terme Vigliatore, è stata guidata da un tripudio festoso dei tanti villeggianti, che si intrattengono sulla spiaggia e all’imbrunire accendono falò e sparano fuochi di artificio al suo passaggio a mare. Secondo una stima molto oggettiva svolta anche valutando le auto parcheggiate nelle vie di accesso alla frazione, quest’anno le presenze alla festa popolare erano di gran lunga superiori all’anno precedente e tutto ha funzionato correttamente grazie al servizio di Polizia Municipale, di Protezione Civile ed alla collaborazione perfino del Comune di Terme Vigliatore.

La cerimonia si è conclusa con uno spettacolo di fuochi d’artificio sparati sull’acqua che sono stati molto graditi dai villeggianti e dai presenti in una spiaggia gremita da circa 20.000 persone senza soluzione di continuità dal molo di Portorosa fino all’Acquitta, cioè fino il confine con il Comune di Terme Vigliatore. Come ogni anno, il Comune di Furnari ha provveduto ad impegnare un cospicuo contributo per la festa della frazione, mentre le vie e la spiaggia, intasate di turisti la notte precedente, sono state pulite e rese subito fruibili già fin dalle prime ore del mattino, grazie all’impegno ed al lavoro straordinario del personale.

Durante l’imbarco del simulacro si è verificato uno spiacevole contrattempo, poiché quest’anno (cosa mai avvenuta prima) la motonave, che imbarcava la Madonna, è stata fatta oggetto di un insolito controllo da parte della Capitaneria di Porto di Milazzo inducendo il Sindaco di Furnari, Dott. Avv. Mario Foti, ad inviare al competente Ufficio Marittimo e per conoscenza alle autorità gerarchicamente superiori una nota nella quale egli manifesta sorpresa, conseguente stupore ed evidente disappunto finanche da parte dei numerosissimi fedeli, che in data 9 agosto, nell’effettuare le operazioni di imbarco al molo di Portorosa del simulacro della Veneratissima Madonna di Trapani, hanno assistito ad un’attività di controllo soltanto limitatasi alla motobarca, che insieme al predetto simulacro ospitava le autorità religiose, i militari e quelle civili.

Su richiesta del primo cittadino, il personale di Guardia Costiera ha detto di trattarsi d’un normale controllo per motivi di sicurezza in ordine al rispetto della relativa ordinanza emessa da lla medesima Capitaneria. Di conseguenza, oltre la motobarca non è stata possibile riscontare alcuna traccia per le altre attività, che quel frattempo si svolgevano o si sono svolte subito dopo. In primo luogo, molto stranamente, la limitazione all’imbarco è stata posta in essere soltanto nei confronti della motobarca ospitante la Veneratissima immagine della Madonna di Trapani, quasi si volesse reprimere l’esercizio di un’attività di culto, che da tempo immemorabile si esercita con grande fede da parte della marineria del Golfo di Tindari.

Ciò è da sempre avvenuto senza che siano mai stati effettuati controlli di sorta in occasione di detti festeggiamenti ma, soprattutto, la cosa più importante è che da sempre non è dato rilevare che si siano verificati incidenti di nessun genere, stante lo scrupolo adottato dai marinai per la presenza della preziosa Ospite sull’imbarcazione. In secondo luogo, la stessa singolare e puntigliosa attenzione non è stata posta in essere nei confronti delle altre imbarcazioni: in particolare, ci si riferisce ad altra imbarcazione che risultava stracolma come una delle tante barche provenienti dalla Libia. Siffatta colorita espressione è mutuata dalla medesima usata dal sig. Giuseppe Mendolia, Consigliere Comunale di minoranza in questo Comune, in atto dipendente presso la Capitaneria di Porto di Messina, il quale era presente all’evento, sulla cui barca appartenente alla propria famiglia sono stati imbarcati un numero di persone che, a suo dire nel relativo commento (“Senza offesa per nessuno, sembriamo una barca di profughi”) sa molto di vanto e di privilegio.

Tutte queste strane vicende svoltesi sotto gli occhi di tutti e ampiamente documentati con video e foto, hanno molto infastidito i numerosissimi fedeli e messo in difficoltà ed in imbarazzo gli incolpevoli esecutori di siffatta attività legittima di vigilanza e, sulla scorta di quanto acceduto e verificato, si sono stranamente occupati della motobarca ospitante il simulacro della Madonna di Trapani. Infine, mentre si svolgevano le operazioni della processione a mare, sono state viste e constatate da tutti i presenti, nonché documentate, ulteriori palesi violazioni all’ordinanza in questione senza nessuna attività di controllo, né in mare, né sul litorale, commisurata alla stessa applicata nei confronti dell’imbarcazione accogliente la statua della Madonna di Trapani: a tal proposito, nel prendere atto della puntigliosa e legittima attività di Codesta Capitaneria, che recentemente si sta occupando con molta attenzione solo di alcuni dettagli del Comune di Furnari, il sindaco Foti auspica che lo stesso criterio sia applicato in prosieguo per ogni controllo di competenza sia nel predetto Comune, che in altri Comuni del circondario marittimo.

Rodrigo Foti 

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