Catania: arrestati  molestatore nigeriano

Yahya Abdulayad, nigeriano 22enne, è stato arrestato dagli agenti del commissariato catanese di Nesima per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo si era reso responsabile di molestie sessuali nei confronti di due giovani donne, in due distinte occasioni concretizzatesi a poca distanza di tempo l’una dall’altra nei parcheggi di un supermercato della zona.

Una delle vittime, in evidente stato di agitazione, era giunta al commissariato di polizia riferendo che un giovane, con forza, l’aveva stretta a sé tentando di baciarla. La giovane era riuscita a divincolarsi e a cercare soccorso negli uffici di polizia.

L’agente, raccolta la prima testimonianza e i primi indizi, ha raggiunto con i colleghi il luogo del misfatto a piedi, chiedendo il supporto di una pattuglia. Solo il suo tempestivo intervento ha permesso di individuare l’uomo.

Quest’ultimo, non ancora appagato, con i pantaloni parzialmente abbassati, stava palpeggiando un’altra vittima che aveva bloccato mentre si apprestava ad entrare nella sua auto. L’extracomunitario, raggiunto dal poliziotto, ha ingaggiato una violenta colluttazione e quindi ha guadagnato la via di fuga.

Altro personale di polizia, allertato e giunto sul posto, ha iniziato l’inseguimento. raggiunto nuovamente, l’indiziato ha opposto resistenza colpendo con violenza anche il secondo poliziotto. Una volta immobilizzato e arrestato, l’extracomunitario è stato identificato. L’uomo, noto anche con diversi alias, era entrato illegalmente nel territorio italiano a settembre del 2013 ed era stato arrestato in flagranza di reato di furto aggravato in appartamento già lo scorso gennaio.

Il processo verrà celebrato con rito per direttissima. Sono in atto ulteriori procedure per definire la posizione del nigeriano sul territorio nazionale. L’azione del nigeriano non ha avuto l’esito voluto dallo stesso grazie alla reazione delle vittime che hanno denunciato il fatto nell’immediatezza, in modo da permettere il tempestivo intervento degli agenti che hanno assicurato il malvivente alla giustizia.

Maria Chiara Ferraù

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