Raccuja (Me): col machete nella stanza del sindaco, arrestato pensionato

Una irruzione nell’ufficio del sindaco in una scena degna di un film d’azione. E’ successo a Raccuja, nel messinese, dove nella tarda mattinata di oggi un pensionato, ex dipendente comunale, esasperato perché, a suo dire, da dieci mesi non percepiva la pensione, è entrato al comune e si è diretto all’ufficio del sindaco, armato.

A nulla sono valsi i tentativi di alcuni presenti di bloccare Alberto Cosmo Martella, 67 anni. L’uomo aveva con sé un fucile da caccia carico, detenuto legittimamente, 100 cartucce, un coltello e un machete.

Dopo essere entrato nella stanza del sindaco, Martella ha minacciato con l’arma la prima cittadina Francesca Salpietro Damiano e il padre, nonché ex sindaco, Cono Salpietro Damiano che si trovava nell’ufficio insieme alla figlia. Ad assistere alla scena anche alcuni dipendenti comunali che hanno fatto il possibile per bloccare l’uomo.

Nel corso della colluttazione è partito un colpo dal fucile imbracciato dall’uomo che fortunatamente si è conficcato nel tetto.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Raccuja, supportati dai colleghi delle stazioni limitrofe, bloccando l’uomo e disarmandolo. Martella è stato arrestato per porto illegale di armi, porto abusivo di armi e di strumenti atti ad offendere e minaccia aggravata.

Dopo le formalità di rito l’anziano è stato condotto nella propria abitazione dove resterà agli arresti domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo che dovrebbe svolgersi domani mattina al tribunale di Patti.

Maria Chiara Ferraù

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