Tortorici (Me) in festa per le Kinderiadi

Condivisione, valori comuni, momenti di sfida, ma anche convivialità e promozione del territorio con le sue tipicità, culinarie, artistiche e architettoniche. Non solo lo sport, infatti, è stato il protagonista dell’edizione 2015 delle Kinderiadi, trofeo delle regioni, ritornato in Sicilia dopo 23 anni. 

La manifestazione è un’importante vetrina per i giovani atleti che vengono anche studiati dai vari procuratori ed allenatori delle squadre maschili e femminili di pallavolo. Le gare in questi giorni si stanno svolgendo nei palazzetti dello sport di Tortorici, Torrenova, Patti, Montagnareale e Barcellona Pozzo di Gotto. Oggi le finali. 

L’obiettivo delle Kinderiadi è anche quello di coniugare lo sport al turismo. Quest’anno la scelta è caduta sulla zona tirrenico nebroidea che, a sentire gli organizzatori, si è dimostrata vincente. 

i rappresentanti di ogni regione italiana si sono dati appuntamenti nel piccolo centro in provincia di Messina in occasione della festa organizzata dal centro commerciale naturale oricense proprio per rendere omaggio alle Kinderiadi 2015 e che terminerà questa sera. 

In piazza Timpanaro c’erano i rappresentanti delle regioni d’Italia della Federazione italiana pallavolo e anche il presidente nazionale Fipav, Carlo Magri, giunto in Sicilia giusto in tempo per partecipare alla festa oricense. “Lo sport è da sempre modello di aggregazione e la pallavolo nel nostro paese ci ha dato e continuerà a darci tante soddisfazioni. Sono tanti gli atleti che hanno fatto la storia della nostra nazionale partendo dalle Kinderiadi, ci auguriamo che quest’anno possiamo trovare i campioni di domani”. 

Soddisfatti per la riuscita della festa anche gli organizzatori della manifestazione: “Siamo molto onorati di aver potuto ospitare quest’anno le Kinderiadi nel nostro paese – ha detto Floriana Buttafarro, vicepresidente del centro commerciale naturale oricense – e sono proprio occasioni come queste che ci permettono di far conoscere i nostri prodotti e far girare un poco l’economia del nostro paese”.

Maria Chiara Ferraù

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