Tortorici (Me): la Corte dei conti boccia il piano di riequilibrio

Una bocciatura al cento per cento. La Corte dei conti ha valutato negativamente il riequilibrio pluriennale del Comune di Tortorici, definendolo “non congruo ai fini del risanamento finanziario dell’Ente”.

Allo stato attuale, dunque, l’amministrazione oricense non ha superato la grave situazione finanziaria e contabile affrontata nel piano formalmente approvato dal consiglio comunale, anche alla luce delle valutazioni successive rappresentate dall’ente. I giudici contabili, nelle ventiquattro pagine della deliberazione 201 del 2015 hanno analizzato nei dettagli la situazione economica di Tortorici. Le casse comunali non godono di buona salute fra debiti fuori bilancio, pregressi debiti da saldare, il mancato rispetto del patto di stabilità, il persistente disavanzo della gestione di competenza, il basso grado di realizzare i proventi da evasione tributaria, carente informazione sugli organismi paetecipati e difficoltà nel reperimento dei dati necessari alla compilazione delle sezioni del questionario da mandare alla Corte dei conti e l’irregolare utilizzo dei capitali afferenti al servizio conto terzi in particolare contributi regionali per il trasporto pubblico locale, estate oricense, ecc. 

Nella deliberazione della Corte dei conti, presidente Maurizio Graffeo, consigliere relatore Stefano Siragusa, viene anche evidenziato come il consiglio comunale oricebse il quindici gennaio di due anni fa abbia approvato un piano di riequilibfinanziarioario pluriennale della durata di nove anni e poi l’anno successivo è stato ottenuto un anticipo di cassa di circa settanta mila euro a fronte della esecuzione del piano di rimodulazione della pianta organica, salvo poi ritornare indietro e chiedere alla cassa depositi e prestiti un ulteriore anticipo di 160mila euro e rinunciare alla rimodulazione. Inoltre, per il piano di riequilibrio il comune ha tenuto conto del 2012 anziché del 2013 e “per questo il piano risulta carente. L’Ente – proseguono i giudici – intende far fronte ai debiti con misure di risanamento rappresentate da nuove entrate ed incrementi di entrate proprie le cui concrete modalità di attuazione non risultano sviluppate nel piano. L’Ente, inoltre, non compila la parte più lativa dello scherna istruttorio”. Lo scorso otto maggio il comune aveva provveduto all’adeguamento delle tariffe, qlla rideterminazione delle aliquote, dei canoni di locazione, ma secondo i giudici della Corte dei conti il piano di riequilibrio “presenta numerose carenze in ordine alle misure di risabamento individuate, alla dimostrazione della loro efficacia, alla concreta realizzabilità delle maggiori entrate previste, alla stima e valutazione degli andamenti di bilancio”. In conclusione i problemi dell casse comunali sono sempre gli stessi e con quest’ultima decisione dei giudici contabili, il destino del comune è sempre meno roseo.

Maria ChiaraFerraù

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