Leonforte (En): al Damt l’anno accademico si chiude col musical “Simba”

È terminato il primo anno per gli allievi del Damt, l’accademia per performer, Danza arte musica teatro di Leonforte, dei docenti Giuseppe D’Angelo, Enza Barbera, Sandro Rossino e Silvia Grasso. 

Gli alunni nel corso dell’anno hanno incontrato diversi docenti di teatro, musica e danza di caratura nazionale come Raffaele Paganini, Loretta Martinez, Cinzia Maccagnano, Mario Incudine, Pippo Kaballa e tanti altri ancora. L’ultimo incontro è stato con l’attrice catanese Cinzia Maccagnano, che già aveva incontrato i ragazzi nel febbraio scorso.

Nonostante siano passati pochi mesi l’attrice è rimasta sbalordita per la crescita fatta dai ragazzi in poco tempo: “Quando sono stata qui circa cinque mesi fa, avevo visto che c’erano dei ragazzi molto svegli, molto sensibili, intelligenti, che volevano sicuramente partecipare, però ancora non possedevano quella disciplina e avevano tutte le timidezze e le problematiche che ovviamente a quest’età si hanno.  Devo dire che temevo che molti avrebbero potuto mollare, perché comunque questa è un’età in cui è difficile prendersi degli impegni.

Invece sono rimasta veramente colpita dalla numerosa presenza (ho notato che si sono aggiunti altri allievi) e dal grado di maturità raggiunto. Pur essendo adolescenti, li ho trovati seri e disciplinati, con un’idea di quello che stanno facendo, che sia teatro, musica, canto, danza e ovviamente con un’energia straordinaria, tipica dell’età…

Quando mi hanno fatto vedere il lavoro svolto nei mesi passati li ho trovati molto più forti; spero che riescano intanto a completare questo primo step.

Considero questo tipo di scuola molto importante, e poi la cosa bella è che possono avere un punto di riferimento così importante e formativo nel paese dove risiedono. È un lusso anche per noi poter fare delle cose in un luogo genuino e in un tempo che non è massacrante, al contrario di ciò che avviene in città come Roma, dove in ogni angolo ci sono scuole del genere che magari non sono messe in evidenza nel dovuto modo. Qui i ragazzi hanno una marcia in più. Per dare loro una prospettiva di maturazione, di crescita è importante concludere l’anno con un saggio, una sintesi di quello che si è fatto, che dia però l’idea che c’è ancora un anno, per andare avanti, perché credo che per i giovani d’oggi l’impegno sia ancora più complicato di quello che potevamo avere noi prima, perché sono bombardati da cose che iniziano e finiscono in un attimo per cui non sono abituati a mantenere un impegno.

Alcuni di questi ragazzi stanno compiendo questo cammino per pura passione, altri perché ci tengono ad arrivare a fare altro, in qualsiasi caso è giusto che credano a ciò che stanno facendo, perché è vero che discipline come il teatro, la musica e la danza formano la persona e, anche se non dovessero continuare, sono persone che rimarranno formate, che sapranno relazionarsi meglio con gli altri e che avranno sviluppato una grande sensibilità.

A chi invece desidera fare questo mestiere per la vita, dico che bisogna sempre avere pazienza perché questa è l’epoca in cui si deve correre. Inoltre oggi per avere successo bisogna andare ai talent dove si rischia tanto, perché se scartati, i giovani potrebbero subire una delusione e decidere di smettere quando magari non dovrebbero farlo, oppure se al contrario vengono scelti, dopo un anno il sogno svanisce…

Bisogna avere cura della propria anima, non si deve avere fretta, bisogna continuare a studiare e poi aspettare delle conferme, vedere come si sta quando si va in scena, dove sono i risultati, dove bisogna lavorare, capire quello che si deve fare e prendersi il tempo dello studio perché è un tempo che non torna più. Dopodiché, per quanto questa sia un’epoca inflazionata dove tutti vogliono cantare e recitare per cui verrebbe di fare altro, io dico che chi ha la passione, chi ha il talento, deve insistere e affidarsi anche un po’ al destino. Io stessa non avrei mai pensato di diventare un’attrice, perché non ero certa dei miei numeri (e quelli li scopri piano piano) e anche quando ho scoperto di avere le doti, dopo la formazione non era ancora sicura. Ho fatto molta fatica, sono andata avanti molto lentamente però tutto quello che ho raggiunto posso dire di averlo raggiunto da sola e questo mi dà forza e fierezza, è un valore che non ha acquisti, lo acquisti solo spendendo la vita. Però quando l’hai acquistato ti dà un equilibrio e una forza che magari altri che hanno avuto strade più facili non hanno. Insomma, secondo me bisogna trovare la propria strada e se la propria strada è il teatro, il canto, o un mix di queste discipline, la propria strada è la propria identità”.

Dopo lo stage l’attrice ha consegnato gli attestati di fine anno agli allievi.

Per la fine dell’anno i docenti del Damt stanno preparando assieme ai loro ragazzi il musical “Simba e il cerchio della vita”, che sarà presentato il 9, 10 e 11 luglio al CinEvolution di Leonforte.

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