Milazzo (Me): biglietto residente per i milazzesi che vanno alle Eolie. Formica scrive alla Ngi

Il sindaco Giovanni Formica ha inviato questa mattina una lettera all’amministratore della società di navigazione NGI per chiedere di attivare il biglietto “residente” per tutti i milazzesi che debbono recarsi alle Isole Eolie. “Tra le tante priorità in agenda – scrive il Sindaco nella lettera inviata al dottor Sergio La Cava – ritengo opportuno sottoporre la questione del ticket di trasporto dalla terraferma alle isole, che coinvolge una vasta fascia di milazzesi.Da sempre la nostra città è stata l’interfaccia naturale delle Eolie, sopportando un carico notevole dal punto di vista logistico-organizzativo e della viabilità, problematiche in parte attenuate con recenti interventi, ma che conto di poter ulteriormente portare a normalizzazione con l’azione di questo governo. Ciò perché il rapporto tra la città di Milazzo e le Isole Eolie deve essere di complementarietà e di collaborazione. Penso su tutte alla materia turistica. Un lavoro sinergico, ne sono certo, porterà benefici per entrambe le comunità. In tal senso – prosegue Formica – trovo davvero incomprensibile che continui a vigere – a differenza di quanto avviene per gli eoliani – il gravame del biglietto a tariffa intesa per i milazzesi, un onere, che finisce spesso con lo scoraggiare magari escursioni di nostri concittadini nell’arcipelago condizionando perfino tutti coloro cheSindaco Formica sono costretti a recarsi per motivi vari, e magari non in modo continuativo nelle Eolie”. Da qui la richiesta “di voler valutare la possibilità di estendere il beneficio del “biglietto residente” anche ai nostri concittadini, a tutti coloro che risiedono a Milazzo. Sarebbe un importante segnale di apertura di un nuovo percorso, improntato su presupposti completamente diversi rispetto al passato e finalizzato al solo interesse di entrambe le comunità”. Il Sindaco Giovanni Formica in questi primi giorni ha anche concentrato particolarmente la sua attenzione sulla questione pulizia della città e dopo una serie di incontri, tenuti assieme all’Assessore Damiano Maisano, ormai certo della deleghe all’Igiene e all’Ambiente, ha compreso che occorre operare delle modifiche rispetto al passato. “Non possiamo costruire una seria prospettiva di sviluppo turistico, se chi visita Milazzo, porta con sé il ricordo di un ambiente degradato. Per questo occorre riorganizzare il servizio di igiene urbana restituendo finalmente dignità ai quartieri sempre più abbandonati”. “Così non va bene – afferma – e non ci si può accontentare solo della raccolta dei rifiuti. Il comparto d’igiene ambientale comprende tutta una serie di servizi, che vanno attuati, molti dei quali programmati, perché non è possibile arrivare in estate con la mancata pulizia delle spiagge o con i terrapieni invasi dalle sterpaglie, giardini da bonificare e altre criticità che i cittadini giustamente segnalano. In questi giorni arrivano mail di ogni genere che segnalano problemi ovunque, strade che non ricevono da tempo o che non hanno mai ricevuto lo spazzamento, situazioni di rischio zecche al Castello e a Ponente. Dico subito che ci attiveremo e in tal senso ho parlato con la Dusty per far partire un massiccio intervento di pulizia del territorio cittadino, ma non possiamo andare avanti gestendo le emergenze. Il mio metodo di lavoro è la programmazione e quindi, in attesa della gara prevista dall’Aro, assieme all’attuale società gestante il servizio valuteremo gli interventi da effettuare e partiremo senza indugi, ma soprattutto senza rallentamenti. Poi tutto dovrà essere calendarizzato con scadenze ben precise. Una città pulita significa non solo spiagge bonificate a maggio, ma anche terrapieni in ordine, erbacce rimosse con una corretta attività di decespugliamento, ma anche, già in previsione futura, programmazione degli interventi per l’autunno (penso alla pulizia delle caditoie). Il Comune dovrà fare la sua parte, ma è doveroso il senso di responsabilità di chi avrà la gestione del servizio in maniera tale da fornire ai cittadini quelle risposte che si aspettano”.

Rodrigo Foti 

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