Siracusa: “alle origini del teatro greco”

E’ stata presentata questa mattina a Siracusa la mostra “Siracusa. Alle origini del teatro greco” che rimarrà aperta al pubblico fino al 30 settembre del 2015. Un vero e proprio evento che consentirà non solo di ammirare frammenti di due anime di Siracusa: l’Inda e il teatro greco, ma anche di poter tornare a visitare l’ipogeo di piazza Duomo.

“E’ un’iniziativa brillante – ha dichiarato il sovrintendente Lanza Tomasi – si tratta di una mostra bellissima che collega la città attuale con quella antica attraverso la figura di un grandissimo artista come Duilio Cambellotti e gli spettacoli classici che richiamano ogni anno a Siracusa oltre 100 mila spettatori”.

L’esposizione è prodotta da “Blocco 734”, da un’idea di Granata, Centanni e Giliberti, con il patrocinio della Fondazione Inda, dell’assessorato regionale ai Beni culturali e del Comune. In mostra ci saranno plastici delle scenografie, manifesti, bozzetti, immagini, costumi di scena e maschere degli spettacoli rappresentati per la prima volta nel 1914. Un percorso, fatto anche di pannelli didattici, video e animazioni, tra registi, interpreti e personaggi che hanno fatto la storia non solo dell’Istituto come lo stesso Cambellotti ma anche Ettore Romagnoli e il conte Mario Tommaso Gargallo.

E’ un’operazione che ha un duplice obiettivo – ha detto Fabio Granata – perché non è solo un evento culturale che ci farà tornare alle origini del più importante e primo teatro di pietra nel mondo ma un’occasione che ci consentirà di riaprire un luogo da troppo tempo chiuso. Sono convinto che oltre a discutere su come valorizzare i beni culturali ci sia bisogno di segnali concreti. Ci auguriamo che questa mostra possa essere uno di questi segnali”.

A illustrare l’allestimento della mostra è stato Manuel Giliberti, uno degli ideatori dell’iniziativa. “La nostra volontà – ha aggiunto – è indagare il legame tra tre elementi: la città, il suo teatro e l’utilizzo del teatro stesso per gli spettacoli. L’esposizione racconta in tre momenti la storia di questi tre elementi affrontando l’origine del teatro e le sue caratteristiche per arrivare poi al 1914, quando da un lato interventi di grandi archeologici resero il sito come lo vediamo adesso e dall’altro venne allestito il primo ciclo di rappresentazioni classiche. Dal 1914 in poi Siracusa, grazie all’Istituto nazionale del dramma antico che mette insieme due anime, quella delle ricerca sui testi e quella della messa in scena teatrale, diventa una palestra dentro la quale si cerca di costruire un modello di rappresentazione”.

Un plauso all’iniziativa è arrivata da Mariella Musumeci, sovrintendente reggente ai Beni culturali, che ha definito “un valore aggiunto” l’utilizzo dell’ipogeo di piazza Duomo, nel cuore di Ortigia, per ospitare l’esposizione. Musumeci ha poi evidenziato “l’importanza della collaborazione tra le istituzioni che stanno guardando nella stessa direzione”.

Maria Chiara Ferraù

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