Ficarra (Me): prende il via la prima residenza d’artista

Entra nel vivo, con la prima Residenza d’artista, “Ficarra Contemporary Divan”, il progetto di arte contemporanea promosso da “La Stanza della Seta– Museo Palazzo Milio” con il Comune di Ficarra e la direzione artistica di Mauro Cappotto.

Fino al 22 luglio l’artista portoghese di fama internazionale Hugo Canoilas è ospite d’eccellenza della vita cittadina, coinvolgendo l’intero paese nella realizzazione dei suoi progetti, specificatamente ideati per il luogo e realizzati con maestranze e materiali locali. La residenza è seguita dal curatore senior Giovanni Iovane e prevede, in stretta connessione, una Summer School con 10 giovani artisti e studiosi internazionali, coordinata dal curatore junior Francesco Lucifora, che si svolgerà nel mese di luglio.

Il progetto – che ha come partner tecnico la Fondazione Brodbeck – ha fra i suoi protagonisti anche il maestro austriaco Lois Weinberger, che dal 23 luglio al 29 agosto terrà la seconda residenza d’artista.

La presenza a Ficarra di Canoilas e Weinberger, fra i più interessanti artisti contemporanei europei, è anche l’occasione per promuovere maggiormente un territorio, nobile per le sue origini, pregno di cultura storica e letteraria, che, grazie all’interazione con il modo dell’arte contemporanea, intende oggi rilanciare il suo presente quale punto di osservazione internazionale privilegiato.

“A pochi giorni di distanza dal convegno sul cibo – sottolinea il direttore artistico Mauro Cappotto – Ficarra Contemporary Divan entra nel vivo delle attività di residenza in site specific con l’insediamento di Hugo Canoilas nella Stanza della Seta. L’artista è di origine portoghese, in questo periodo vive e lavora a Vienna, dopo le due visite di sopralluogo a Ficarra ha scelto di sviluppare il suo lavoro presso il Convento dei Cento Archi, all’interno dei ruderi dell’antica Chiesa dove maestoso svetta un bellissimo arco in pietra arenaria del XVI secolo. Si tratta di una nuova occasione di contaminazione e di produzione, sicuramente momenti in cui i nuovi linguaggi s’intrecciano con la potenza della memoria, innescando processi di rigenerazione. Il suo lavoro parte da una base pittorica e nello stesso tempo indaga ambiti ideali della società”.

“In una precedente visita a Ficarra – spiega lo stesso Hugo Canoilas – Mauro Cappotto mi aveva fatto conoscere La Stanza della Seta. Ho amato da subito la sua terrazza, con una vista che sembra estendersi all’infinito. Poi, all’interno, la stanza è piena di oggetti e libri di Lucio Piccolo. Così, ho cominciato a leggere le sue poesie, sia in italiano sia nella traduzione inglese. Partendo da quei versi e dal fascino dei ruderi del Convento dei Cento Archi ho iniziato a costruire nella mia mente un’immagine nella quale gli uomini sono raffigurati come dei vermi che guardano al mondo da sottoterra. Mi interessa offrire una prospettiva diversa, ma anche rappresentare la condizione umana. L’idea complessiva della mia opera all’interno di questa Residenza parte quindi da suggestioni che mi derivano da Fernando Pessoa, che diceva: “Abbiamo la dimensione di ciò che possiamo vedere, non la dimensione della nostra altezza”; da Martin Kippenberger (che mi sarebbe molto piaciuto avere qui a Ficarra a lavorare con noi) con la sua opera The Happy End of Franz Kafka’s“Amerika” e dalle poesie di Lucio Piccolo”.

 

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