Furnari (Me): strepitoso concerto di Albertino al Genesi

Un’altra perla musicale è stata offerta da Francesco, Dario e Giuseppe Costanzo, che da autentici mecenati si propongono di far conoscere anche alle nostre latitudini personaggi illustri nel contribuire all’evoluzione non solo sonora e canora, ma anche nel lessico della nostra lingua nazionale per l’introduzione regolare di neologismi, che oggigiorno sono entrati a far parte delle conversazioni quotidiane: tutto ciò corrisponde ad Albertino, noto deejay, produttore e conduttore radiotelevisivo, il quale ha espresso tutte le sue grandi qualità sabato scorso alla discoteca “Genesi” dinanzi ad un pubblico accorso numeroso per l’occasione.Accompagnato in consolle da Emanuele Sofia, Francesco Barchitta, Giuseppe Mazzeo Peppestyle, Alessandro Milone, e supportato dalla voce calda ed accattivante del vocalist Dino Fiannacca Yanez, Albertino ha sfoderato il suo ampio repertorio, caratterizzato da una prevalenza di sonorità electro, hip hop ed house, talora inframmezzate da brani appartenenti agli anni Ottanta e Novanta e non disdegnante la contaminazione di ritmi tribali, le cui vibrazioni hanno fatto scendere gli astanti in pista per ballare come se appartenenti tuttiPubblico in pista con albertino sullo sfondo al grande villaggio globale. Grazie alla sua socievolezza Albertino ha saputo interagire col popolo della notte sapendone cogliere tutti i sentimenti e richieste per realizzare un momento di un’allegra festa, dalla quale nessuno poteva esimersi. Non a caso per lui la discoteca è sempre più un luogo di comunicazione poco verbale, ma più musicale a differenza della conduzione radio/TV, dove è la componente verbale e prevalere, trattandosi di due mondi paralleli, che tuttavia possono incontrarsi per mezzo di uno scambio multimediale, che gli permette di comunicare alla radio ed alla televisione l’universo della disco e viceversa, nonostante da ogni parte vi sia sempre meno la volontà di rischiare nell’intento di fare incontrare siffatti mondi apparentemente antitetici: per questi motivi egli, dovendo operare una scelta, non vorrebbe lasciare entrambe le realtà, poiché, se la discoteca infonde una notevole carica energetica concedendo peraltro di mantenere anche un vivo legame col territorio, la radio rappresenta il suo primo grande amore, che Albertino alla consollecertamente sarà l’ultima ad essere abbandonata. La sua passione per il rap e l’hip hop è dettata dalla sua capacità di descrivere in rime tutto ciò che ascolta, giacché tali generi conciliano il parlare sempre con la presenza avvolgente della musica: infatti, i rapper esprimono poesia e messaggi positivi, che egli cerca di cogliere per primo anticipando le mosse dei suoi concorrenti. Grazie alla rivoluzione del suo stile comunicativo, che gli ha fatto tributare nel 1997 da parte dell’autorevole Accademia della Crusca, la quale fin dal 1852 si occupa di disciplinare la lingua italiana, un premio per la sua bravura nel comunicare ai giovani, Albertino ritiene che il linguaggio e la sua evoluzione facciano parte del suo mestiere, che ha il precipuo compito di afferrare ogni forma espressiva dei giovani per poi diffonderla a tutta la comunità degli spettatori. A ciò egli affianca il messaggio di un divertimento sano e pulito mediante un meticoloso simbolismo, che può nascere perfino dalla gestualità, come ad esempio lo stringere una semplice bottiglietta d’acqua, per trasmettere l’esortazione ad assumere un comportamento di equilibrio e sobrietà. Nell’analizzare le tendenze sonore Albertino crede che non vi sia una crisi, poiché i generi elettronico e dance si sono progrediti e si stanno affermando con nuove sfaccettature. La musica è sempre costruita e va verso lo streaming per implementare sempre più la sua funzione aggregativa ed a tal fine il ruolo del disc-jockey diventa tanto più centrale da trasformarsi in un ambasciatore di musica e di positività etico-sociale. Ad ascrivere l’evento agli annali della memoria ci ha pensato la fotografa Ivana Cattafi, che col suo attento obiettivo ha realizzato scatti visibili nelle pagine facebook “Ivana Cattafi Photographer” e “Genesi Discoteca – Photo & Video”.

Rodrigo Foti

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