Tortorici (Me): dipendenti comunali in stato d’agitazione

I dipendenti comunali a Tortorici da ieri sono in stato di agitazione e i sindacati hanno dato mandato ad un legale per comportamento antisindacale dell’amministrazione.

Oggi, infatti, i lavoratori dovevano riunirsi in un’assemblea indetta dalla Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, ma l’amministrazione comunale, da ieri guidata dal vice sindaco Rosario Contiguglia dopo la sospensione del primo cittadino, ha negato l’utilizzo di un locale per svolgere l’incontro. Così i dipendenti, già riunitisi a partire dalle 10.00 nell’aula consiliare Giovanni Paolo II, sono stati invitati dai consiglieri provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, a rientrare al loro posto di lavoro per evitare eventuali ritorsioni. “Siamo di fronte ad un abuso – hanno dichiarato i sindacalisti – e la situazione al comune di Tortorici sta precipitando sempre di più”.

Gli oltre 100 dipendenti, infatti, devono percepire le ultime tre mensilità arretrate, ma non sembrano esserci novità su questo fronte. Lunedì per due ore hanno avuto un incontro indetto dal segretario comunale, Giuseppe Ricca, nel corso del quale è stato soltanto chiesto di attendere fino a dopo Pasqua prima di prendere qualsiasi decisione. Così è stata indetta l’assemblea congiunta da Cgil, Cisl e Uil. E ieri, primo aprile, la sorpresa: nessun locale era stato concesso, come comunicato verbalmente da un funzionario comunale, su disposizione del vicesindaco Rosario Contiguglia. “In materia di assemblea – sottolineano i sindacati – non è prevista alcuna autorizzazione.”

Per Contiguglia, invece, la questione è diversa e spiega così la mancata autorizzazione all’assemblea: “mi sembra una forzatura che arrivi una comunicazione il giorno prima e che gli uffici restino chiusi per due ore senza nessun preavviso per gli utenti. Oltretutto i lavoratori lunedì sono stati in riunione con il segretario, avrebbero perso altre due ore di lavoro e altre due venerdì perché solitamente li facciamo uscire prima per dare loro la possibilità di partecipare ai riti della settimana Santa”.

Maria Chiara Ferraù

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