Santa Marina Salina (Me): arrestato il sindaco per peculato

Manette ai polsi del sindaco di Santa Marina Salina, una delle Eolie nel messinese. Il primo cittadino deve rispondere dell’accusa di peculato. Lo hanno arrestato ieri sera i carabinieri della compagnia di Milazzo al termine di una delicata indagine. Massimo Lo Schiavo è stato condotto agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

La vicenda risale al giugno del 2013 quando due anziane sorelle dell’isola, oggi morte, all’epoca incapaci e ammalate, non avevano eredi diretti o persone che potessero badare a loro. Così per la loro tutela vennero trasferite in una casa di riposo a Leni, in frazione Valdichiesa, dove sarebbero state accudite e curate. Non essendoci parenti, gli agenti della polizia municipale sigillarono la casa delle anziane, prima però avevano fatto un sopralluogo dell’immobile dove vennero trovati 36.890,78 euro e 212 dollari australiani, nonché 180 dollari americani. I soldi, insieme alle chiavi, vennero chiusi in una busta controfirmata e consegnati in custodia temporanea al sindaco Lo Schiavo.

Il sindaco avrebbe  dovuto versare l’intero ammontare dei soldi trovati sul conto corrente delle due anziane, ancora attivo o, in alternativa, custodirlo in una cassaforte del Comune. Lo Schiavo, invece, alla richiesta di un amministratore nominato alla morte di una delle due sorelle deceduta nel 2013, aveva detto di essere in possesso di circa 25 mila euro (e non quasi 37 mila) e di custodire i soldi nella propria abitazione, ma che non ricordava più dove aveva nascosto il denaro a causa di un recente trasloco.

Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che il denaro delle due anziane non era stato custodito come previsto dalla legge. Venerdì scorso Lo Schiavo aveva consegnato circa 6 mila euro in contanti all’amministratore di sostegno, somma decisamente inferiore a quella originaria.

Nel corso di una successiva perquisizione i carabinieri nel domicilio del sindaco hanno trovato i verbali del rinvenimento dei contanti, stilati il 20 giugno del 2013, con allegate due buste controfirmate con sigillo del comune che dovevano contenere i contanti e che sono state trovate vuote. Secondo gli investigatori il primo cittadino avrebbe utilizzato i soldi, tutti o in parte, per altre finalità ancora in corso di accertamento. Nel corso della stessa perquisizione i carabinieri hanno trovato e sequestrato altri 12 mila euro in contanti di varie nazionalità, la cui provenienza è ancora in corso di accertamento.

Il primo cittadino di una delle isole Eolie è stato arrestato e si trova attualmente ai domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

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