Ventotto persone sono state arrestate dalla polizia di Catania nell’ambito dell’operazione denominata Automarket. Gli agenti hanno così dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa il 2 marzo scorso dal gip di Catania nei confronti di 28 persone, due di loro resisi irreperibili.
Le manette sono scattate ai polsi di : Francesco Cacia, 33 anni, pregiudicato, già agli arresti domiciliari; Daniele Cadiri, 33 anni, inteso Padre Pio, pregiudicato, anche lui ai domiciliari; Elio Catania, 48enne pregiudicato già detenuto; Maurizio Famà, 36 anni, già ai domiciliari; Vittorio Fiorenza, 34 anni, detto Pesce, pregiudicato, già detenuto; Davide Giarrusso, “A Lalla”, 37 anni, pregiudicato già detenuto; Benedetto Giuseppe La Martina, 53 anni, detto “Pippuzzu o Pippu”, pregiudicato; Davide Maccarrone, alias Talebano, pregiudicato di 39 anni; Michael Giuseppe Magliuolo, pregiudicato classe 1992; Agatino Muni, 33enne pregiudicato; Giuseppe Palazzolo, detto Macchinetta, Pippu de Machini o Pippu ca’ lenti, pregiudicato, 49 anni; Gaetano Petralia, inteso “u nanu”, pregiudicato del 1979, già detenuto; Massimo Salvatore Prestandrea, pregiudicato di 41 anni, Daniele Raineri, alias Pesciolino, 41 anni, pregiudicato; Angelo Jonathan Recca, 28 anni, pregiudicato; Giuseppe Alessio Salici, 31enne pregiudicato; Antonino Santonocito, detto Nino Trippa, pregiudicato classe 1967; Carmelo Salvatore Scordino, pregiudicato 36enne già detenuto.
Arresti domiciliari per: Davide Cadiri, inteso Tedesco, 39 anni; Giacomo Campofiorito, pregiudicato 38enne; Luca Fiorenza, 22 anni; Pietro Cangemi, detto Petru ‘u latru, pregiudicato classe 1959; Francesco Munzone, pregiudicato 38enne arrestato a Napoli; Alessandro Trovato, 52 anni con precedenti di polizia; Luciano Viglianesi, pregiudicato del 1976, già detenuto e Massimo Zuccarà, 44 anni.
Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione, riciclaggio ed estorsione.
Le indagini erano state avviate a dicembre del 2011 e si sono protratte fino a giugno del 2014. Grazie all’ausilio di servizi tecnici sono state individuate quattro distinte associazioni criminali radicante in altrettanti rioni cittadini: Picanello, Cibanil, Trappeto-Balatelle e Cappuccini. I gruppi erano dediti ai furti di auto per commettere altri reati: dalla ricettazione al riciclaggio dei veicoli, fino alle richieste estorsive nei confronti dei proprietari per ottenere la restituzione del bene depredato, il cosiddetto cavallo di ritorno.
Il furto dei veicoli a volte era finalizzato ad ottenere il denaro. Complessivamente sono stati contestati 21 episodi di estorsione, 53 di ricettazione e 3 furti.
Maria Chiara Ferraù