Tortorici (Me): “l’amministrazione si dimetta”

Il sindaco, Carmelo Rizzo Nervo e la sua amministrazione si dimettano perché hanno provocato un vero e proprio disastro economico. E’ questa la richiesta dei consiglieri di minoranza del gruppo “Tortorici terzo millennio” in un documento presentato nel corso dell’ultimo consiglio comunale in cui si evidenzia la difficile situazione per i dipendenti che non percepiscono lo stipendio da sei mesi.

Nelle scorse settimane la Cgil aveva redatto una dura nota nei confronti dell’amministrazione, rea di aver contribuito al dissesto economico del Comune. E poi la relazione della corte dei conti che parlava di un ente deficitario su molti fronti. Adesso le ulteriori polemiche sul mancato pagamento degli stipendi. Stipendi da cui nel mese di agosto erano state decurtate le addizionali comunali e regionali, di solito trattenute nel mese di novembre. “Siamo giunti all’epilogo di una gestione “allegra” del bilancio comunale  – si legge nel documento siglato dall’attuale capogruppo della minoranza, Rosita Paterniti Barbino e dai consiglieri Renato Manera e Nella Natalia Bevacqua. – con l’aggravante che tutte le raccomandazioni della Corte dei Conti, dei revisori dei conti, degli uffici di ragioneria, non sono mai stati presi in considerazione né dall’amministrazione, né e soprattutto dal presidente del consiglio. Nonostante la necessità primaria di risolvere tale questione, l’attuale amministrazione è assente nel dare risposte concrete e, quel che è peggio, si impegna a spendere ulteriori somme per l’acquisto di altri automezzi”. Nel mirino dell’opposizione anche la procedura intrapresa nel gennaio 2013 sul pre dissesto che non sarebbe stata eseguita correttamente, mettendo in atto le procedure di risparmio e assicurando le entrate previste, senza aderire al fondo di rotazione e senza dover ridurre la dotazione organica e il non aver mandato dieci dipendenti in pre pensionamento come poteva essere fatto riducendo le spese per il personale. Infine, alla luce dei mancati pagamenti delle ultime sei mensilità, i consiglieri Paterniti, Manera e Bevacqua invitano i dipendenti “ad attivare tutte quelle forme di lotta democratica previste dal contratto nazionale del lavoro per portare all’attenzione di tutti gli enti il grave stato di disagio sociale ed economico che stanno vivendo. Sin da ora siamo a loro fianco – conclude la nota – per intraprendere qualsiasi iniziativa, ad esempio l’occupazione della casa comunale, perché nel momento in cui vengono a mancare i servizi resi ai cittadini, gli stessi si attiveranno e sosterranno le iniziative intraprese dai dipendenti stessi”.

Maria Chiara Ferraù

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