Minacce di morte a Crocetta

E Crocetta murìu” (Crocetta è morto). È questo il messaggio arrivato poco dopo le sei di questa mattina agli operatori del 113 da una telefonata anonima proveniente da un telefono all’interno della cittadella universitaria di Palermo.

Una nuova intimidazione ai danni del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. È stato rafforzato il sistema di sicurezza attorno al governatore che vive sotto scorta da quando il clan mafioso degli Emanuello lo condannò a morte per le sue battaglie da sindaco di Gela.

Chi minaccia il Presidente Crocetta sappia che indietro non si torna: il vecchio sistema di potere burocratico-clientelare ed affaristico-mafioso verrà completamente smantellato, è questione di tempo”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando la notizia delle minacce di morte fatte al Presidente della Regione Siciliana.

“Crocetta – aggiunge – andrà avanti con più determinazione e maggiore progettualità. Certo, non bisogna sottovalutare le resistenze, che sono tanto micidiali quanto pericolose. Il Presidente – conclude – non  è solo. Ha dalla sua parte tante forze ed energie sane della società siciliana pronte a dare il massimo, perché la Sicilia volti pagina e diventi finalmente terra di produzione, di legalità e sviluppo”.

In relazione alle nuove minacce giunte stamani al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, la presidenza nazionale di Avviso Pubblico, enti locali e regioni contro le mafie, tramite il Vicepresidente, avv. Piero Gurrieri, ha espresso solidarietà al Governatore. “Quanto sta accadendo in Sicilia, ha detto Gurrieri, è estremamente preoccupante, e queste ulteriori minacce nei confronti del presidente, dopo quelle, recentissime, dirette anche al coordinatore di Federparchi Sicilia, Giuseppe Antoci, indicano chiaramente che siamo di fronte a movimenti di accelerazione nel tentativo, da parte dei poteri criminali e delle mafie, di condizionare, con i soliti sistemi, azione e scelte del Governo regionale, e sui quali auspichiamo possa farsi rapidamente luce, tanto più che quanto sta accadendo presenta caratteristiche di serialità tali da far pensare che potremmo essere di fronte a nuovi posizionamenti e strategie. Oltre ad esprimere, ancora una volta, la vicinanza dell’associazione e di tutte le Amministrazioni che ne fanno parte, al presidente Crocetta, riteniamo che la situazione sia ormai divenuta di gravità tale da imporci l’elaborazione immediata, in termini ulteriori e inediti rispetto al passato, di sedi ed azioni sinergiche di analisi dei fenomeni di infiltrazione dei poteri criminali nell’economia legale, e in particolare all’interno di quegli spazi che sono nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni, dagli appalti alle concessioni, dai piani urbanistici ai grandi mercati, ma anche e soprattutto di un ammodernamento normativo che consenta di costruire argini seri alla pervasività delle mafie”. 

Maria Chiara Ferraù

 

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