Monforte Marina (Me): primo contest “Memorial DJ Tony”

La discoteca non è soltanto un luogo di divertimenti, ma può trasformarsi anche in una location nella quale i disc-jockey possono offrire un apporto costruttivo alla solidarietà: prova ne è stato il primo contest “Memorial DJ Tony”, che grazie all’organizzazione del noto deejay Joe Berté, titolare e direttore della “Claw Records”, marchio partner dell’ormai famosa “Net’s Work”, in collaborazione col produttore musicale Daniele Cuccione, alias Daniel Tek, hanno inteso celebrare il ricordo di Tonino La Malfa, meglio conosciuto con lo pseudonimo di DJ Tony, scomparso dieci anni fa in un incidente motociclistico, con la prima edizione del trofeo regionale a lui dedicato offrendo a tutti i partecipanti una vetrina di tutto rispetto per ostentare le loro qualità artistiche in campo musicale: ben undici sono stati i concorrenti (Ciccio Sboto, Domenico Cicero, Claudio Giordano, Riccardo Leanza, Giuseppe Leone, Massimiliano Lanza, Simone Scilipoti, Mario Imbesi, Orazio Bottari, Francesco Pino, Valeria Rizzo) si sono sfidati alla discoteca “Blanco y Negro” per contendersi il titolo di campione sottoponendosi alla valutazione di una giuria settoriale comprendente fra gli altri, oltre ai suSimone Scilipoti fra le vallette menzionati Joe Berté e Daniele Cuccione, la disc jockey Helen Brown, i dj Daniele Sorrenti e Fabio B (Radio Zenith Messina), Nino Pipitò (Radio Messina Sud), il campione italiano Dj Trip 2003 Nicola Mazza, Domenico Parisi (Radio Studio 5), il campione italiano Dj Trip 2001 e 2002 Ninni Cianciolo, il Djtdmax, l’art director “La Giara” Gino Sidoti, Dario De Grazia in rappresentanza dell’emittente Radio Messina Sud, il quale ospiterà i partecipanti che riterrà più validi durante una trasmissione in diretta per farli conoscere agli ascoltatori, e dulcis in fundo Alessandro La Malfa, fratello dello sfortunato DJ Tony. A fare da maestro di cerimonie è stato il famoso vocalist Peppe Sindoni, che ha presentato la manifestazione con elegante verve e simpatia intrattenendo i numerosi astanti con le sue battute sagaci ed i suoi aforismi dal contenuto filosofico tanto interessanti che alcuni più eminenti sono incorniciati in icone adornanti le pareti del medesimo locale. La doppia performance, cui sono stati sottoposti gli aspiranti, è consistita nel mixare una raccolta di propria fattura della durata di cinque minuti nonché nel superare una cosiddetta “prova al buio” con un gruppo di brani messi a disposizione dall’organizzazione e con cui essi dovevano improvvisare un sound della durata di tre minuti per catturare il consenso del pubblico e dei giurati, che hanno avuto il compito di valutare in base ai parametri della velocità, fantasia e tecnica. Di particolare rilievo è stato il giro di interviste effettuato da Peppe Sindoni all’insegna d’un amarcord espresso da quei deejay antesignani di un effluvio musicale promanante dai dischi in vinile. Gruppo di partecipantiDal vaglio dei giudici di gara sono stati emessi i seguenti verdetti: il premio per la migliore scelta musicale è stato tributato ad Orazio Bottari consistente in un trofeo, uno smartphone ed una medaglia di partecipazione. Il terzo posto è stato conferito a Mario Imbesi, premiato anche lui con un trofeo, uno smartphone ed una medaglia di partecipazione; secondo Claudio Giordano, al quale oltre a trofeo, smartphone, medaglia è stata assegnata una cuffia professionale. Vincitore della prima edizione è stato proclamato Simone Scilipoti, gratificato con una gigantesca coppa, una medaglia commemorativa, uno smartphone, una cuffia professionale nonché con un prestigioso contratto discografico con l’etichetta “Claw Records”. Visibilmente contento per la sua prima affermazione, Simone Scilipoti è un autodidatta ed ha approfittato del concorso per ottenere visibilità. Oltremodo raggiante per la riuscita dell’happening è Joe Berté: “Il mio intento è di far crescere siffatta iniziativa elevandola a livello nazionale ed incoraggiare le nuove generazioni a conoscere meglio la realtà della discoteca e chi ne ha la passione, coltivarla per trasformarla in un’attività professionale. A tal proposito si annovera fra i miei progetti l’istituzione di una scuola per futuri disc jockey, che si occuperà di musica a trecentosessanta gradi, la quale nascerà in parallelo con la mia etichetta discografica, affinché si creino dei soggetti che possano affermarsi sulla scia del mio successo”. Tutti i momenti più considerevoli dell’evento sono stati immortalati dal fotografo professionista Cristiano Nicosia, che le ha inserito alla pubblica visione nella pagina Facebook “Claw Records” a suffragare il messaggio di Joe Berté per il quale si può sviluppare una realtà economica e sociale anche nel territorio del messinese senza la necessità di emigrare altrove.

Rodrigo Foti 

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