Catania: “i 3 fili di Arianna”

Sabato prossimo 13 dicembre alle 10.00 nello spazio civico di Castello Ursino di Catania sarà presentato il percorso storico-artistico “I 3 fili di Arianna”. Si tratta di un’idea didattico-formativa a cura dell’accademia di belle arti di Catania in sinergia con l’assessorato ai Saperi e alla Bellezza condivisa del Comune di Catania.

Questo è il risultato di un attento studio propedeutico e pedagogico del corso di laurea accademico in “Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico” presso lo spazio museale del castello Ursino di Catania. Tre i percorsi: Stemmi etnei che consiste in una catalogazione e lettura iconografica di stemmi lipidei; iconografia del mito, una lettura simbolica del mito nella pittura vascolare e Marcello Leopardi, percorso interattivo dei bozzetti custoditi a castello Ursino.

Previsto l’allestimento di pannelli didattici all’interno dell’itinerario museale delle collezioni civiche di Castello Ursino: 6 alla Torre degli stemmi, 5 nella sala del mito vascolare e il totem interattivo e un pannello alla pinacoteca.

I contenuti dei pannelli e i percorsi museali sono a cura dei docenti dell’accademia di Catania, Michele Romano, docente di valorizzazione dei beni storico-artistici e Ornella Fazzina, docente di didattica museale, in collaborazione con gli studenti del corso di comunicazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico che hanno elaborato le tesi di laurea sui percorsi e donato una copia alla biblioteca del museo di Castello Ursino e i corsi accademici di fotografia e di scultura.

Grazie alla famiglia De Luca con la borsa di studio “Elena De Luca” gli studenti hanno potuto realizzare il sistema multimediale per la lettura dell’opera di Marcello Leopardi nella pinacoteca del maniero catanese, in collaborazione e con il contributo del Monte dei Paschi di Siena e l’associazione culturale Arteks di Savoce nel messinese.

In occasione del nuovo percorso didattico saranno consegnati le didascalie esplicative  delle opere all’arcidiocesi di Catania e al Fondo ecclesiastico di culto della prefettura di Catania, da collocare nella chiesa di San Michele Arcangelo e di San Camillo a Catania.

Maria Chiara Ferraù

 

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