Catania: l’anniversario della morte dei tre carabinieri uccisi a San Gregorio

Era il 10 novembre del 1979 quando al casello autostradale di San Gregorio di Catania la mafia uccise barbaramente tre servitori dello Stato, il vice brigadiere Giovanni Bellissima, 24 anni e gli appuntati Salvatore Bologna, 41 anni e Domenico Marrara, 50 anni, in servizio al comando provinciale di Catania.

il commando entrò in azione per liberare e uccidere, dopo qualche giorno, il boss Angelo Pavone, alias faccia d’angelo, che doveva essere trasferito dal carcere di Catania a quello di Bologna. Ieri mattina, il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, colonnello Alessandro Casarsa, ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba dell’appuntato Domenico Marrara, alla presenza del figlio Rosario.

In un secondo momento, alla presenza di autorità civili e militari, al casello stradale di San Gregorio è stata deposta una corona d’alloro nei pressi del monumento voluto dal comune di Catania in ricordo de tre eroici militari.

La cerimonia si è conclusa nella chiesa madre dove il generale di brigata Giuseppe Governale, comandante della legione carabinieri Sicilia, ha consegnato nelle mani di Rosario Marrara un attestato di merito a fi generale dell’arma, Leonardo Gallitelli.

Nel corso della cerimonia il colonnello Casarsa ha ricordato come la mafia da allora ha cambiato la sua strategia, passando da quella stragista a quella della sommersione. Ma non è cambiato il suo grado di pervasività nel tessuto socio economico imprenditoriale. Ora come allora l’Arma combatte quotidianamente l’organizzazione mafiosa.

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