Antoci: “il bilancio di un anno da presidente del Parco dei Nebrodi”

Ad un anno dal suo insediamento, il presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, traccia un bilancio positiva dell’operato. E lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa nella sede del parco di Sant’Agata di Militello, nel messinese.

Antoci plaude alla collaborazione dei sindaci del Parco, alla struttura organizzativa e alla disponibilità e sostegno ricevuti dal governo regionale.  “In questi mesi – ha dichiarato Antoci – ho lavorato moltissimo nel dare nuovamente al Parco il ruolo Istituzionale che gli compete, ma che negli anni ha subito delle battute d’arresto. Così come ho lavorato moltissimo sull’immagine e sulla comunicazione istituzionale per rendere il più possibile trasparente l’attività dell’Ente stesso. Sono certo che riuscendo a programmare, puntando soprattutto su azioni di marketing e promozione territoriale, si creeranno le condizioni, anche in questa parte della Sicilia, per opportunità di lavoro, soprattutto per le nuove generazioni”.

Antoci si è poi soffermato sull’attivazione dello sportello Piani per l’Assetto Idrogeologico nella sede del Parco dei Nebrodi. Ha parlato poi dei progetti che rischiavano la chiusura, poi evitata: la banca vivente del germoplasma vegetale ad Ucria e San Fratello e al progetto dei Grifoni. E poi ancora le attività di valorizzazione e promozione del territorio come il rilancio dell’associazione Strade dei sapori dei Nebrodi per puntare sulla qualità creando un marchio dei Nebrodi. 

“Fra le attività di trasparenza amministrativa e legalità abbiamo definito l’adozione da parte dell’Ente del piano triennale di prevenzione della corruzione per gli anni 2014-2016, così come previsto nella Legge n. 190 del 2012 riguardanti “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione – ha proseguito Antoci – Altro risultato importante in termini di risparmio per l’Ente è stata la riduzione del salario accessorio dei dirigenti del 20%. Una riduzione stipendiale, ottenuta grazie anche alla disponibilità dei dirigenti dell’Ente, che si è realizzata, seppure in vigenza contrattuale, a far data dal gennaio 2013, quindi addirittura antecedente alla data di nomina del nuovo presidente avvenuta nell’ottobre 2013. Si tratta dell’unico esempio in ambito regionale”.

Nel corso della conferenza Antoci ha reso noto che si sta provvedendo alla riorganizzazione degli uffici per renderli più funzionali alle attività istituzionali del Parco dei Nebrodi. Tra gli altri risultati raggiunti grazie alla sinergia con il governo regionale, vi è anche il progetto di ultimazione e rilancio delle case di Mangalavite con un finanziamento di oltre 300 mila euro.

“Tante altre sono state le attività intraprese in questi mesi, molte delle quali propedeutiche a progetti a lungo termine. Tra queste sicuramente quelle riguardante le attività di prevenzione e di antincendio a salvaguardia del territorio, ma soprattutto delle vite umane. Nell’estate scorsa, infatti, è stato firmato un protocollo che rappresenta un punto di partenza di un coordinamento costante e monitorato tra Istituzioni pubbliche ed Organizzazioni di volontariato che operano nel territorio del Parco dei Nebrodi  e fa parte di un percorso iniziato a seguito degli indirizzi operativi per la campagna antincendio voluti dal Prefetto di Messina, Stefano Trotta. Una risposta operativa per garantire nel territorio un’adeguata, efficace e costante attività di prevenzione che deve vedere la forte collaborazione e sinergia fra tutte le Istituzioni preposte ed il coinvolgimento delle Associazioni di volontariato”.

Fra le attività del Parco ANtoci ha ricordato la procedura di riconoscimento dell’Ente come patrimonio Unesco evidenziando il lavoro svolto dal sindaco di Troina, Fabio Venezia. Accenni anche all’udienza con papa Francesco I e la presentazione del parco al ministro dell’ambiente, Andrea Orlando. E poi ancora la realizzazione del libro “I grandi alberi dei Nebrodi”, dedicato a piante monumentali presenti nel territorio ed edito dall’Ente, presentato anche in campo internazionale.

Non sono mancati poi accenni alle aree interne e alla volontà di alcuni comuni di aderire al parco dei Nebrodi.  “Sulla prima vicenda, devo dire – prosegue Antoci – che ho subito concordato con i Comuni esclusi circa l’inopportunità di tale scelta e, a tal fine, lo dichiarai direttamente e pubblicamente al dott. Barca nella riunione di S. Agata, riferendomi nel mio discorso ad “una ferita da rimarginare”; stessa cosa feci quando il Sindaco di Tortorici mi fece pervenire una lettera da condividere a sostegno dei Comuni esclusi ed io, il giorno stesso, la condivisi per iscritto. Spero con tutto il cuore che i comuni dei Nebrodi siano tutti ricompresi, come meritano, nelle cosiddette Aree Interne, al fine di consentire loro il giusto posizionamento in questo strumento di programmazione e per questo mi sono anche speso nelle sedi opportune.

Altro argomento, è quello riguardante la volontà di ulteriori 21 nuovi Comuni di richiedere di entrare a far parte della nostra Comunità.  Intanto, sono convinto che questi comuni potranno arricchire il nostro patrimonio naturalistico di eccellenze che in questo momento sono fuori dal Parco. Devo dire anche, che questa volontà rappresenta un attestato di stima per il lavoro che si sta svolgendo e certamente una scelta di grande valenza sul piano strategico e di pianificazione, che porterà senz’altro sviluppo per l’intero territorio dei Nebrodi dandogli, dunque, la possibilità di poter partecipare anche a misure di programmazione per le quali possano necessitare bacini di popolazione superiore ai 150 mila abitanti. Un esempio, questo, ripreso anche a livello nazionale. Come potrei da un lato volere l’ingresso di alcuni Comuni nelle Aree interne e dall’altro non volere di altri o degli stessi l’ingresso nel Parco ? Per me i Nebrodi sono tutti uguali, i Comuni sono tutti uguali, i Sindaci e le loro comunità sono tutti uguali e per questo territorio mi sto spendendo senza, com’è giusto che sia, guardare appartenenze politiche o schieramenti.

Giorno 28 ottobre del 2013, nel mio discorso d’insediamento, promisi impegno e spirito di sacrificio, questo ha animato i miei passi e il mio operare, questo ha guidato la mia azione e il mio pensiero, e questo è ciò che, con la mia umile esperienza, vorrò continuare a fare, insieme ai Sindaci che mi sono stati e continueranno a starmi vicini e con i quali ormai dopo un anno mi sento legato anche da sentimenti di affetto.

Ringrazio di vero cuore i componenti del Comitato Esecutivo e il Direttore che mi hanno pazientemente accompagnato in questo primo anno di esperienza e nel contempo ringrazio tutti i Sindaci del Parco per quello che mi hanno trasferito e per la fiducia che mi hanno sempre dimostro.

 Sono certo che insieme a Loro, nonostante le difficoltà, cercheremo di far ripartire questo territorio, fra i più belli al mondo, dando così senso e vigore alla nostra azione amministrativa”.

 

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