Catania: lotta al lavoro nero, studi professionali nel mirino

Una persona denunciata, due lavoratori in nero trovati, un’attività sospesa e multe per circa 12 mila euro. Sono questi i numeri di un’operazione di contrasto al lavoro nero effettuata dai carabinieri a Catania. Nel mirino anche gli studi professionali.

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Catania, nell’ambito dei servizi finalizzati a verificare il rispetto della tutela della libertà e dignità dei lavoratori nei luoghi di lavoro, d’intesa con il responsabile della direzione territoriale del lavoro di Catania, Fausto Piazza, hanno spostato l’attenzione sugli studi professionali e sull’uso non autorizzato di impianti di videosorveglianza.

Otto le aziende controllate ed è stata rilevata la presenza di due lavoratori senza tutela assicurativa e previdenziale. Per una ditta è stata disposta la sospensione dell’attività.

In un caso è stato accertato l’uso non autorizzato di impianti di videosorveglianza che “possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali, ovvero, in difetto di accordo, su autorizzazione della Direzione territoriale del lavoro”. L’uso degli impianti audiovisivi è un importante alleato delle forze dell’ordine e, oramai, un diffuso espediente dei datori di lavoro per tenere alla larga i malintenzionati.

Maria Chiara Ferraù

 

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