Messina: truffe Agea, 4 arresti

Quattro persone arrestate, una in carcere e tre ai domiciliari. Si è conclusa così un’operazione condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Messina nelle province di Messina, Catania e Siracusa. Gli arrestati sono accusati di truffe aggravate finalizzate all’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche nei confronti dell’Agea.

L’indagine, svolta tra aprile 2012 e settembre 2014 dai militari della stazione messinese di Roccalumera, ha consentito di accertare ripetute truffe avvenute nel 2010 e nel 2011 ai danni dell’Unione europea e dell’Agea, agenzia per le erogazioni in agricoltura, in qualità di organismo pagatore delle erogazioni concesse a sostegno della produzione agricola degli Stati membri.

Protagonista di questo disegno criminoso era Roberto Scipilliti di Roccalumera. L’uomo aveva convinto ben undici persone, indigenti economicamente, a consegnargli la copia dei propri documenti di identità e false attestazioni relative alla proprietà di terreni agricoli in capo agli stessi. Successivamente, con la complicità di Giuseppe Attilio Amore, impiegato al C.A.A. (Centro di assistenza agricola) di Catania e di Grazia Giudice, impiegata anche lei al C.A.A. ma di Lentini (Sr) dava avvio alle pratiche necessarie per ottenere i contributi dall’unione europea. I richiedenti, però, non avevano alcun diritto a ricevere fondi perché non erano né titolari, né conduttori di terreni adibiti a coltivazioni.

Alla fine Scipilliti completava il suo piano estorcendo ai beneficiari delle erogazioni somme di denaro considerevoli. Per loro invece c’era solo una minima parte delle somme percepite. Si faceva consegnare il denaro sotto minacce di morte.

Stessa condotta è stata tenuta da Enrico Guerrera, 34enne messinese, in relazione alla richiesta di erogazioni formulata da uno solo dei soggetti istanti, con il quale però la ripartizione delle somme percepite indebitamente era stata concordata e non estorta.

Al termine delle indagini svolte dai carabinieri, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina, Maria Teresa Arena, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Carchietti, ha emesso le 4 misure cautelari. In carcere è finito Roberto Scipilliti. Arresti domiciliari per Giuseppe Attilio Amore, Grazia Giudice ed Enrico Guerrera. Sono andate avanti per tutto il giorno le operazioni del nucleo operativo di Messina sud volte all’individuazione dei conti e al sequestro per equivalente di un totale di circa 200 mila euro suddivisi tra gli arrestati e gli altri undici soggetti coinvolti che sono stati denunciati per truffa aggravata e falsità ideologica commessa in atti pubblici.

Maria Chiara Ferraù

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