Misteri a Canneto, Mancuso “rimozione protezione civile è sconcertante”

Nonostante gli strani incendi nella frazione Canneto di Caronia, nel messinese, la Regione siciliana ha deciso di rimuovere il presidio di volontari del dipartimento di protezione civile. Il sindaco Calogero Beringheli ha presidiato la zona. Adesso sulla vicenda interviene il senatore Bruno Mancuso, del Nuovo Centro Destra, ed ex sindaco di Sant’Agata di Militello.

Mancuso, già promotore di alcune iniziative parlamentari proprio riguardo la difficile situazione nella quale si trovano a vivere gli abitanti di Canneto, critica aspramente la scelta del dipartimento regionale siciliano di protezione civile di rimuovere il presidio nella zona interessata dagli incendi.

“La decisione di interrompere il presidio è incomprensibile e sconcertante – dichiara Mancuso – Ancora una volta il Governo regionale ed il presidente Crocetta hanno dimostrato scarsa sensibilità nei confronti degli abitanti che stanno vivendo un vero e proprio dramma umano. Assolutamente criticabile, secondo il senatore, la scelta di abbandonare la popolazione, mentre si registrano nuove avvisaglie di incendi spontanei che tengono in apprensione le famiglie del luogo.

E dire che durante la visita del prefetto Gabrielli – continua Mancuso – si era stabilito con chiarezza, in presenza del sottoscritto, dell’assessore regionale Bruno, del capo della protezione civile regionale, Mario Foti, del sindaco di Caronia, Calogero Beringheli e di altre autorità, che spettava proprio alla Regione siciliana il compito di assistere ed accompagnare le famiglie di Canneto per fare sentire loro la vicinanza delle istituzioni e dei rappresentanti dello Stato. Siamo costretti ancora una volta – conclude il senatore dell’Ncd – ad appellarci al sottosegretario Gabrielli nella sua qualità di capo della protezione civile nazionale e al prefetto di Messina, Stefano Trotta, perché facciano sentire la propria voce, con un forte richiamo al presidente Crocetta affinché, una volta per tutte, prenda nella giusta considerazione l’annoso e complicato problema che da dieci anni tiene in ansia una comunità che merita rispetto ed attenzione, anche per la dignità e la capacità di sopportazione dimostrate”.

Maria Chiara Ferraù

 

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