Roma: “Strepitus silentii…le notti alle catacombe”

Tre date, sei appuntamenti unici. “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”, l’evento che da dieci anni fa rivivere di notte le catacombe di San Giovanni a Siracusa, le seconde per estensione dopo quelle di Roma, si trasferisce a Roma. L’appuntamento è per venerdì 19 settembre, sabato 20 e domenica 21 alla catacomba di San Callisto in via Appia Antica a Roma per le visite notturne teatralizzate. 

Il progetto della società Kairos è promosso dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, dall’Arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, in collaborazione con la Società Salesiana di San Francesco di Sales – Salesiani di Don Bosco.

Le catacombe di San Callisto sorsero verso la metà del secondo secolo e sono tra le più grandi e importanti di Roma. Ed oggi anche tra i luoghi più visitati. Per volontà della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi, e sul progetto della società Kairos, le catacombe di San Callisto rivivranno per la prima 
volta in un evento notturno. Il progetto “Strepitus Silentii … le notti alle catacombe”, che la Kairos propone da dieci anni alle catacombe di San Giovanni a Siracusa, arriva a Roma per tre date uniche: venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 settembre.
La catacomba di San Callisto (via Appia Antica 110/126) ospiterà le visite 
notturne teatralizzate promosso dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, dall’Arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, in collaborazione con la Società Salesiana di San Francesco di Sales – Salesiani di Don Bosco.
Il visitatore non è semplicemente accompagnato lungo il percorso ma la forma teatralizzata consente momenti di riflessione e meditazione sul percorso della vita cristiana. Una visita alle catacombe con maggior consapevolezza che crea stimoli e domande sul senso della vita cristiana 
agli albori del cristianesimo. Ogni angolo della Catacomba è un’immersione nella storia. A distanza di secoli, il silenzio profondo di questo luogo “grida” con il suo linguaggio altamente evocativo. 
Le catacombe sono state definite “i grandi archivi ” della Chiesa. Esse 
rappresentano la più cospicua testimonianza monumentale della fede cristiana delle origini, e sono il tempio dei primi martiri.
“Abbiamo ricontestualizzato alle catacombe di San Callisto la struttura dell’evento nato a Siracusa. San Callisto rappresenta un tesoro, storicamente e sotto il profilo cristiano. Una delle più antiche e 
delle più visitate catacombe della Capitale – ha spiegato Enzo Dente della 
Kairos –. Abbiamo riscritto, in forma teatrale, la storia delle catacombe basandoci sul testo del salesiano Antonio Baruffa e con le citazioni dell’archeologo Giovanni Battista de Rossi che ha riscoperto il sito nel 
1850. Gli attori potranno impersonare sia Baruffa che de Rossi raccontando ad esempio l’emozione di quella riscoperta. Le due attrici invece, in maniera parallela, rappresentano la voce dei cristiani del tempo”.
Le catacombe di San Callisto si trovano sulla destra della Via Appia Antica, dopo la chiesetta del “Quo Vadis?”. Fanno parte di un complesso cimiteriale che occupa un’area di 15 ettari di terreno, con una rete di gallerie lunghe quasi 20 chilometri, su diversi piani, e raggiungono una profondità superiore ai 20 metri. In esse trovarono sepoltura decine di martiri, 16 pontefici e moltissimi cristiani. Prendono nome dal diacono S. Callisto, che, all’inizio del III secolo, fu preposto da Papa Zefirino all’amministrazione del cimitero e così le catacombe di S. Callisto 
divennero il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma.
Nel sopratterra sono visibili due basilichette con tre absidi, dette 
“Tricore”. In quella orientale furono probabilmente sepolti il papa S. Zefirino e il giovane martire dell’Eucarestia, S. Tarcisio. Il cimitero sotterraneo consta di diverse aree. La Cripta dei Papi è il luogo più sacro ed importante di queste catacombe, chiamato “il piccolo Vaticano” perché vi furono sepolti 9 papi e, probabilmente, 8 dignitari della Chiesa del 3º secolo. Lungo le pareti sono le iscrizioni originali in greco di 5 papi. Su quattro lapidi, accanto al nome del pontefice c’è il titolo di “vescovo”, perché il papa era considerato il capo della Chiesa di Roma, e su due lapidi c’è anche l’abbreviazione greca di “MPT” (martire). 
Voci recitanti sono Margherita Adorisio, Marinella Scognamiglio, Maurizio Faraoni e Alberto Mosca, accompagnati dal flauto di Romualdo Trionfante. La prima visita è alle ore 20.30 e la seconda alle ore 22.00. L’ingresso è di 15 euro ed il ricavato sarà devoluto per fini caritativi.

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