Anniversario Impastato, i 100 passi dei sindaci

Oggi, nel 36esimo anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978 a Cinisi, nel palermitano. Numerose le iniziative per ricordarlo in tutta Italia. A Cinisi è in corso la manifestazione I cento passi dei sindaci, giunta alla sua terza edizione e organizzata da Avviso pubblico-  enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie e dall’associazione casa memoria.

Gli studenti questa mattina hanno dato vita ad un corteo che ha attraversato le vie della cittadina del palermitano. Davanti a casa memoria si sono incontrati con i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni di tutta Italia per percorrere i cento passi che separano casa memoria dalla casa del boss Gaetano Badalamenti. Oggi microfoni aperti a Radio 100 passi che prosegue il cammino di radio aut, fondata da Peppino Impastato. La radio trasmette dal piano terra della casa del boss Badalamenti, nel viale principale del paese a 100 passi dalla casa della famiglia Impastato, oggi sede del museo della memoria.

È la prima volta da quella lunga notte dell’8 maggio 1978, che familiari e amici, si ritroveranno insieme davanti ad un microfono e proprio nell’appartamento di Gaetano Badalamenti, “Tano Seduto” dalle trasmissioni satiriche e di antimafia di Peppino. Un evento simbolico importante, ma anche l’inizio di un impegno progettuale unico con la radio per la città di Cinisi, dopo la confisca della casa di Gaetano Badalamenti, il boss condannato all’ergastolo l’11 aprile 2002, come uno dei due mandanti, insieme a Vito Palazzolo, dell’omicidio di Peppino Impastato.

Gli assassinii di Aldo Moro e Peppino Impastato hanno molte cose in comune, non solo perché sono avvenuti lo stesso giorno, ma perché rispondono alla stessa logica: spegnere qualsiasi speranza democratica di cambiamento, di legalità e di sviluppo, al fine di mantenere il potere e condizionare la vita politica ed economica del Paese”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, che sta partecipando a Cinisi (Pa) alla commemorazione del giovane attivista di sinistra ucciso da Cosa nostra il 9 maggio del 1978.

“Due delitti – aggiunge – che hanno segnato la storia della Repubblica italiana perché sono l’emblema di un sistema di potere dello Stato condizionato da collusioni criminali e forze oscure. Basti pensare che le inchieste della magistratura furono oggetto di depistaggi orditi da uomini delle istituzioni”.

“Oggi – conclude Lumia – il modo migliore per ricordare Aldo Moro e Peppino Impastato è recuperare il valore della loro testimonianza e metterlo quotidianamente in pratica per promuovere il bene comune e combattere la mafia”.

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