Palermo: studentesse squillo per vivere

Si prostituivano per vivere e per pagarsi gli studi. Una triste storia venuta alla luce a Palermo grazie ad un blitz della polizia in un condominio di via Telesino nella zona di via Uditore. Gli agenti hanno scoperto un altro finto centro benessere.

Nel centro a luci rosse era stato notato un movimento sospetto di uomini, gente mai vista nel quartiere, poi le voci e la segnalazione. E’ scattato così il blitz che ha portato a quattro arresti. L’ordinanza, firmata dal gip Lorenzo Jannelli, ha raggiunto i due gestori del locale: Gioacchino Adimino, 52 anni e Sonia Castiglione, 34 anni.

La coppia reclutava le donne, pubblicizzava su internet la propria attività e tratteneva somme del denaro pagato dai clienti alle giovani prostitute. Un giro d’affari che arrivava a fruttare fino a 1.000 euro al giorno.

Custodia cautelare anche per Cristina Pirrotta che riceveva parte degli incassi. A finire in manette anche Tommaso Gambino che si occupava di reclutare le ragazze con annunci sui giornali e su internet.

Nel centro benessere Sotto le stelle, i poliziotti del commissariato Zisa hanno trovato anche altre ragazze che non erano mai finite nelle intercettazioni perché reclutate da poco. Come tutte, proponevano due tipi di massaggio: relax e body. In realtà si trattava di prestazioni sessuali da 50 o 100 euro. Molte delle prostitute erano studentesse pendolari che si davano da fare per vivere e pagarsi gli studi.

 

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