Catania: incontri su Arte e politica ispirati all’arte di Larraz

E’ Demetrio Paparoni, saggista e curatore di mostre d’arte contemporanea, il primo ospite del ciclo di incontri su “Arte e Politica” che prenderanno il via giovedì 10 aprile, dalle ore 18, alla Fondazione Puglisi Cosentino.

Si tratta di tre appuntamenti ispirati all’opera di Julio Larraz, il pittore cubano cui è dedicata un’ampia retrospettiva organizzata a Catania dalla Fondazione Roma Mediterraneo e ospitata dalla Fondazione Puglisi Cosentino. All’incontro con Paparoni, organizzato da Civita Sicilia in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, interverranno Elio Cappuccio, presidente del Collegio Siciliano di Filosofia, e Ornella Fazzina docente dell’Accademia che spiega: “Demetrio Paparoni è uno fra i più attenti osservatori dell’arte contemporanea, ricostruisce i profondi e spesso gravi condizionamenti che la politica ha esercitato sulle arti visive dell’ultimo secolo. Con la presentazione del suo volume appena pubblicato “Il bello, il buono e il cattivo”, muovendosi con leggerezza in oltre un secolo della nostra storia recente, Paparoni raccoglie testimonianze spesso inedite dei protagonisti dell’arte contemporanea e giunge all’Italia dei nostri giorni riservando al lettore ben più di una sorpresa”.

Prossimi appuntamenti quelli con gli storici e critici d’arte Marco Bazzini (9 maggio, su “Funzione dell’arte contemporanea in Italia”) e con  Giorgio Antei (16 maggio, su “Realismi nell’arte”). L’ingresso agli incontri è gratuito fino ad esaurimento posti.

Proseguono le visite guidate (ogni mercoledì ore 17, occorre prenotarsi) e i laboratori per bambini. Sabato 12 aprile, dalle 16.30, si torna a dipingere con Nadia Ruju, illustratrice, autrice di libri per l’infanzia e docente di Letteratura e illustrazione per l’infanzia all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Tema dell’incontro “Embarcadero”: il mondo sottomarino prende vita con sirene e fantastiche creature marine ispirate ai quadri “acquatici“ di Larraz, ai romanzi per ragazzi come “L’Isola del Tesoro” di Stevenson e alle più antiche leggende mediterranee. Informazioni e prenotazioni tel. 095 7152118 – mostralarraz@civita.it.

NOTIZIE SULLA MOSTRA

Figlio di un giornalista ed editore, dopo un’intensa attività di illustratore e vignettista per i maggiori quotidiani statunitensi, Julio Larraz – che è atteso in queste ore a Catania – è nato nel 1944 a L’Havana (Cuba). Si è imposto all’attenzione della critica fin dai primi anni ’70 con opere che raccontano un mondo ricco di sensazioni e di atmosfere.

Narrativo senza mai essere letterario, Larraz sembra procedere per cicli visivi e concettuali in cui affronta argomenti a lui cari, che vanno dall’allegoria del potere alla bellezza femminile, da un erotismo languido e suadente alla citazione cinematografica, dalla politica all’umorismo, dal ritratto al dominio del mare, motivo per lui dominante in un arcipelago pittorico fondato su mille isole che parlano di viaggi e ritorni, addii e ritrovamenti. Insomma, un artista dal gusto romantico, dove l’elemento autobiografico si incontra con l’ambizione di parlare una lingua universale e globale.

In mostra, nelle sale della Fondazione Puglisi Cosentino, sono un centinaio di opere del maestro, in un itinerario temporale che parte dal 1975 – dipinti come “The Giant” e “Finisterre” – seguendone gli sviluppi per i vari decenni – gli anni ’80 (“El padre de la Patria Nueva”, “The fall of Icarus”, “Lost a Sea”), gli anni ’90 (“Hunters in the Snow”, “Cape Laplace”, “Tuscan Morning”, “Impact”) – fino ai tempi più recenti con una serie di dipinti inediti realizzati appositamente per la mostra (come a “A rendezvous with Homer”, ispirato all’idea di pittura come narrazione visiva legata sia alla tradizione orale che alla parola scritta). Viaggiando nella pittura di Larraz ci si accorge che l’artista non crede nel concetto di evoluzione, e spesso a distanza di tempo, sceglie di riprendere dei soggetti già affrontati in passato modificandoli con uno sguardo nuovo, talora più acuto e ironico, in altri casi più nostalgico e drammatico. Né va dimenticata la scultura in bronzo, tecnica “scoperta” e portata avanti dal 2007.

Attualmente Larraz vive a Miami, in Florida. E’ rappresentato in Europa dalla Galleria Contini. Tra le sue ultime mostre si segnala l’antologica del 2012 presso il Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma. Il catalogo della mostra è edito da Peruzzo Editore  con il testo critico di Luca Beatrice.

 La mostra “Julio Larraz. Del mare, dell’aria e di altre storia” a cura di Luca Beatrice, resterà aperta al pubblico fino al prossimo 8 giugno a Catania alla fondazione Puglisi Cosentino in via Vittorio Emanuele, 122

Maria Chiara Ferraù 

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