Messina: aeroporto del Mela, la lettera di Tonino Calabrò

In merito alle ultime notizie per la realizzazione dell’aeroporto del Mela, nel messinese, l’ex consigliere provinciale Tonino Calabrò ha scritto una lettera in qualità di capogruppo consiliare dell’ultima legislatura. Calabrò ha ritenuto giusto intervenire nel dibattito relativo al progetto di realizzazione di un aeroporto nella piana di Milazzo, innescato dall’iniziativa dei comitati territoriali che nella scorsa settimana hanno deciso di investire i consigli comunali di Barcellona e Milazzo come organi deputati a determinare gli indirizzi di programmazione e di sviluppo economico-territoriale delle rispettive comunità.

“In prima battuta desidero esprimere il mio più sentito plauso a tutti i componenti dei comitati per il costante interessamento – si legge nella lettera – che già da diversi anni dimostrano di accordare alle problematiche dei trasporti nella nostra provincia. Una provincia trascurata anche perché la Regione Siciliana è l’unica in Italia a non aver firmato il contratto di servizio per il trasporto regionale su linea ferrata. Come non concordare con i comitati – prosegue Calabrò – che la soluzione più veloce per far uscire la nostra provincia dall’isolamento trasporti stico è quella di realizzare un aeroporto, per il quale negli anni scorsi sono state raccolte oltre 80 mila firme, accordate dai cittadini dei paesi Nebroidei fino a Taormina, che rappresentano già più di un referendum consultivo”.

“A fronte di questo diffuso sentimento popolare, alcune personalità locali oggi come nel passato, forse perché non hanno posto sufficiente attenzioni alle indicazioni tecniche presentate nei dieci convegni svolti negli anni scorsi a Barcellona, a Milazzo e anche a Messina presso la Provincia Regionale, e nei diversi i gazebo informativi allestiti nelle maggiori piazze, in recenti dichiarazioni hanno sorvolato su alcuni aspetti rilevanti. Ritengo, quindi, opportuno fare anche alcune precisazioni. La Provincia Regionale di Messina già a partire dal 2005, in sede di elaborazione delle varie fasi di Pianificazione Territoriale e di Sviluppo Economico, evidenziava, anche su parere di un proprio Comitato Tecnico-Scientifico, “l’imprescindibile e urgente necessità di realizzare sul territorio provinciale, uno scalo aeroportuale, in grado di dare risposte alla devastante situazione di isolamento del territorio e di assicurare generalizzata e vasta diffusione del trasporto aereo di persone e cose”.

In virtù di tale lucida analisi, si inserì nel piano di sviluppo della Provincia di Messina, la realizzazione dello scalo nell’area tirrenica come già previsto dal piano regionale dei trasporti e della mobilità – piano direttore – approvato con decreto il 16 dicembre 2002 dalla Regione”.

Inoltre, dopo un iniziale Accordo di Programma Quadro (tra la Provincia Ente Capofila, la Camera di Commercio, l’ASI e 60 comuni rappresentativi dell’80% della popolazione), il Consiglio Provinciale, dopo anche un personale sollecito con interrogazione sull’argomento indirizzata all’on. Ricevuto, Presidente della Provincia Regionale di Messina, sin dal 2008, ha sempre approvato quasi all’unanimità l’inserimento dell’opera, quale Aeroporto di 3° livello nel Piano Territoriale Provinciale e nel Programma Triennale Opere Pubbliche, corredato da progetto preliminare.

Non di meno, oggi, è importante sottolineare e dare il massimo della divulgazione alla notizia data dai Comitati, e precisamente quella dell’interessamento alla realizzazione dell’opera infrastrutturale da parte di una Società multinazionale di imprenditori stranieri, esperti nel settore, che ha dato disponibilità con lettera d’intenti recapitata, a fine marzo dell’anno scorso, ai due sindaci di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.

Ritengo che tale notizia abbia grande valenza per due importanti e non sottovalutabili motivi; il primo è che l’Opera verrà realizzata con capitali tutti privati e senza spesa da parte dei Comuni che invece usufruiranno degli introiti dovuti per legge da parte della Società che gestirà l’aeroporto, il secondo motivo è che tale interessamento rappresenta la prova che tutti gli studi sulla fattibilità dell’opera condotti nell’area tirrenica e che hanno portato alla scelta del sito territoriale della Valle del Mela, sono ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI e COERENTI con la caratterizzazione funzionale complessiva dell’area territoriale interessata e delle dotazioni già presenti.

In conclusione, spero che finalmente finisca il tempo delle divisioni politiche e ideologiche riguardo alla realizzazione di una infrastruttura moderna e di sviluppo di un territorio in passato troppo spesso devastato nell’assordante silenzio.

Le scelte operate da una politica miope hanno già distrutto i nostri territori con insediamenti industriali altamente inquinanti che hanno, tra le altre cose, compromesso a tal punto le condizioni ambientali così da ricavarne gravi e in taluni casi irreparabili danni alla salute dei cittadini e all’esercizio delle attività agricola e zootecnica così da ridurli a settori produttivi poco remunerativi e quindi marginali nel contesto economico provinciale.

Adesso possiamo e dobbiamo puntare principalmente e prioritariamente sul trismo, sulla eo-gastronomia basata sui nostri prodotti tipici e sull’artigianato, quali vere risorse per dare una speranza alle attuali e future generazioni.

Per far ciò occorre uno scatto d’orgoglio e realizzare Opere che facciano conoscere al mondo la grande bellezza dei nostri territori, e l’antica e apprezzata operosità del popolo messinese”.

Tonino Calabrò

 

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