Mississippi mud cake e viva l’amore!

Mentre era vescovo a Roma, San Valentino fu invitato dall’imperatore Claudio II, detto il Gotico, a non celebrare più matrimoni e ad abiurare la propria fede. La richiesta dell’imperatore era dovuta al fatto che egli stava cercando di reclutare il maggior numero di soldati per il suo esercito. Egli considerava il matrimonio una distrazione per gli uomini. San Valentino rifiutò di sospendere le celebrazioni e continuò a sposare le coppie che si rivolgevano a lui. Claudio II lo graziò dall’esecuzione capitale e lo imprigionò. Il suo carceriere Asterius, appartenente ad una nobile famiglia, rimase molto impressionato dalla sua fede (anche in prigione egli continuava a pregare incessantemente) ma soprattutto fu colpito dalla sua saggezza e decise di affidargli gli studi della figlia. Giulia, questo il nome della fanciulla, era cieca e aveva bisogno che qualcuno la aiutasse nell’insegnamento. I due giovani divennero molto amici, forse nacque anche un sentimento tra loro. La ragazza si recava spesso in carcere per i suoi studi e trascorreva intere giornate con San Valentino finchè un giorno avvenne il miracolo: Giulia riacquistò la vista!

L’imperatore Aureliano, succeduto a Claudio II, aveva deciso di liberarlo e chiese un’ultima volta al vescovo di rinunciare alla sua fede. Egli rifiutò ancora, anzi fece ancora di più: tentò di convertire l’imperatore al Cristianesimo. Fu cos’ che quest’ultimo lo condannò a morte. Prima di essere ucciso, San Valentino, scrisse un’ultima lettera per incoraggiare Giulia a rimanere ferma nella sua fede, vicina a Gesù, e si firmò “dal tuo Valentino”. Quel messaggio sopravvisse alla storia e incominciò la tradizione di scrivere lettere o poesie d’amore dedicati al proprio amato.

Fu Papa Gelasio, nel 496 a designare il 14 febbraio come giorno ufficiale della festa di San Valentino, vescovo che aveva dedicato la vita alla sua città, teatro di terribili persecuzioni ai danni dei seguaci di Gesù. Proclamato santo nel 197 d.c. da Papa San Feliciano e patrono degli innamorati, si narra che San Valentino fu il primo ad aver celebrato l’unione tra un legionario pagano e una giovane donna cristiana. La sua festa fu istituita soprattutto per mettere fine alla festa pagana dei Lupercalia, rituali dalle origini antichissime, che si celebravano nel mese di febbraio come riti di purificazione. Secondo alcuni studiosi sarebbero riconducibili alla lupa che allattò Romolo e Remo, e proprio per questa ragione sarebbero stati per secoli celebrati nella grotta detta Lupercale (sul colle Palatino), dove i due gemelli furono allevati. La festa era collegata ad alcuni antichi rituali delle prime civiltà agrarie, il cui scopo era quello di tenere lontano i lupi, che proprio nel periodo invernale si avvicinano pericolosamente ai centri abitati ed alle greggi. Per esorcizzare quindi la paura delle fiere, durante i festeggiamenti dei Lupercalia, l’irruzione del “caos” era rappresentato attraverso la sfrenatezza, l’amore tra giovani, la sessualità.

La festa di San Valentino fu poi diffusa dai monaci benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo a Terni, prima in Italia e poi nel resto dell’Europa. Viva San Valentino e Viva l’Amore!!

mud

La ricetta scelta per celebrare questa giornata è la MUD CAKE. Non fatevi spaventare dal nome, la mud cake è una vera delizia. Il suo nome inglese letteralmente significa “torta di fango” e si riferisce alla sua consistenza “fangosa” infatti, la torta, deve risultare compatta ma leggermente umida, non troppo cotta all’interno. Ecco spiegato il perché di questo nome particolare. Una torta golosa, rivestita con un’invitante ganache al cioccolato fondente, o bianco per creare contrasto, che rendono la Mud Cake una delle più buone torte al cioccolato americane! Un tripudio di cioccolato che potrete servire con un ciuffo di panna per essere ancora più golosi. Attenti però, le calorie salgono!

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