Catania: riflessioni sul tradimento al teatro Grotta Smeralda

Risate e riflessioni sul tema del tradimento con la commedia di Scarpetta “Tre pecore viziose” andata in scena al Teatro Grotta Smeralda a Catania. 

Nonostante il trascorrere del tempo, la commedia “Tre Pecore Viziose”, scritta da Eduardo Scarpetta alla fine dell’Ottocento, propone temi di strettissima attualità che si snodano attorno al tradimento, fenomeno “sociale” che non conosce crisi di sorta in ogni epoca e ad ogni latitudine del globo.

La compagnia Teatro Insieme, con la direzione artistica di Enzo Sasso, in collaborazione con Meta Teatro, con la direzione artistica di Greta Fiorito, ha saputo brillantemente rinverdire i fasti del lavoro di Scarpetta sul palcoscenico del teatro Grotta Smeralda di Acicastello. Una commedia divertente e dal contenuto mai scontato, in grado di regalare ampi sorrisi ma, allo stesso tempo, profonde riflessioni. Con la regia di Antonio Spitalieri, sul palcoscenico si sono susseguiti schemi e personaggi che rappresentano altrettante vicende e tipologie umane, rinvenibili nella quotidianità di ciascuno. I tre mariti fedifraghi protagonisti della messinscena, Fortunato, Camillo e Felice, rispettivamente interpretati dallo stesso regista Spitalieri, da Gaetano Monteforte e da Delfo Iraso, vestono i panni del maschio sempre alla ricerca di nuove avventure amorose mentre l’autoritaria Beatrice (interpretata da Lucia Mangion) costituisce il prototipo della donna grintosa e dominatrice che non cede al cospetto delle fanciullesche bugie propinategli dal marito, dal fratello e dal nipote. A differenza della “capofamiglia”, le altre donne sulla scena rimangono vittime degli stratagemmi architettati dai tre “compari”: le sarte Mariolina (Greta Fiorito), Giulietta (Letizia Bianca) e Rosina (Stefania Colantoni), promesse spose ma in pratica turlupinate, così come Virginia (Vania Arena), moglie di Felice. Ma alla resa dei conti, nell’intrecciato menage che si crea, a prevalere sono i buoni sentimenti e la sincerità, tanto che il bistrattato Enrico (Salvo Patanè) riesce a conquistare la fiducia di tutta la famiglia e convolare a giuste nozze con la giovane Antonella (Alessia Zimbone). 

Efficace la presenza scenica anche di Orsola Gigliotti (nei panni della cameriera Elvira), di Salvo Guidotto (Salvo, il padrone di casa sui generis) e di Riccardo Spoto (Riccardo, il vendicativo pretendente di Rosina). Gli ultimi due spettacoli previsti dal cartellone,  “Il berretto a sonagli”, in programma il 30 marzo, e “Le pillone d’Ercole”, in calendario l’1 giugno, entrambi con la regia di Enzo Sasso, si svolgeranno al teatro Ambasciatori di Catania.  

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