Monforte San Giorgio (Me): Katabba, il significato di una festa

I prossimi due fine settimana ( 25, 26 gennaio e 1 e 2 febbraio) vedranno  i responsabili e gli aderenti al Gruppo Katabba di Monforte San Giorgio, centro in provincia di Messina, occupati a gestire le giornate medievali  che vogliono  ricordare un evento accaduto nel 1061: l’ingresso in paese dei cavalieri  normanni guidati dal conte Ruggero di Altavilla e dal fratello maggiore Roberto impegnati nella liberazione della Sicilia dal dominio musulmano. Essi furono accolti con gioia e esultanza dalla popolazione  che era rimasta sempre cristiana anche sotto il dominio saraceno come ci viene tramandato dal concerto di tamburo e campane detto Katabba che scandisce le varie fasi dello storico episodio.

In Sicilia non si ebbe una “riconquista” da parte delle forze cristiane dell’Isola come  avvenne invece in Spagna e Portogallo; nondimeno gli abitanti dei Peloritani ebbero modo di mostrare il loro eroismo e il legame alla loro identità cristiana resistendo eroicamente agli assalti dei musulmani per oltre sessant’anni (900-965) . E’ importante a questo proposito ricordare che  tra i castelli che si comportarono più eroicamente è un castello chiamato dagli arabi Dmns che si ritiene fosse  ubicato sulla cima del colle alle cui pendici oggi sorge Monforte.

Grazie a  Michele Recupero, a partire dal 2009,   l’episodio dell’ingresso a Monforte dei liberatori normanni e l’eroismo della resistenza all’occupazione musulmana sono stati ricordati con  apposite giornate medievali a Monforte e con un corteo storico che hanno un valore fortemente simbolico.

Anche quest’anno avrà luogo l’Accensione del Fuoco della Cristianità  nella giornata finale di domenica 2 febbraio al termine al termine del  Corteo storico. Mi sembra una cerimonia  molto significativa perché  ricorda  la forte identità cristiana del paese. Altro elemento che sarà ricordato  è la gratitudine verso i Normanni da parte della popolazione.  E’  molto probabile che   il nome di Monforte derivi  dall’infeudazione del territorio ad un cavaliere  proveniente dal centro normanno di Montfort sur Risle  che diede al paese il nome della località di provenienza.  Questo è molto plausibile poiché  Giuditta, figlia del conte di Evreux,  prima moglie del Gran Conte Ruggero,  la  cui nonna materna apparteneva alla famiglia dei signori di Montfort sur Risle,  potrebbe aver  sollecitato una tale investitura. Per ricordare tale forte legame con la Normandia Monforte San Giorgio è gemellato con Montfort sur Risle e mantiene forti legami di amicizia e collaborazione con i suoi abitanti.

Guglielmo Scoglio 

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