Catania: risate in stile britannico al Don Bosco

L’imprevisto è sempre dietro l’angolo. La vita regala sorprese, più o meno gradite, nei momenti più impensabili, sconvolgendo, o più semplicemente, mutando progetti e programmi stilati. La conferma giunge anche dalla trama della commedia brillante in due atti andata in scena nell’ambito del cartellone curato dalla direzione artistica di Franco Blundo.

Ispirata al lavoro Gli allegri chirurgi, firmato dal noto drammaturgo, commediografo ed attore britannico Ray Cooney e con la regia della giovane Sara Azzurra Viglianisi, la piece ha divertito, con umorismo britannico, il numeroso pubblico intervenuto, non tralasciando comunque di sollevare lacuni spunti di riflessione su temi di stretta attualità come la malasanità.

La commedia è ambientata in una sala dell’ospedale Sant’Andrea di Londra, l’atmosfera natalizia pervade sempre più le menti e gli animi di tutti ed il personale è pronto a viverla in maniera differente. Mentre il dottor David Mortimere (Franco Blundo), apprezzato chirurgo, si prepara all’importante conferenza annuale Ponsonby per coltivare le sue ambizioni di divenire primario, i colleghi Bonney (Aldo Seminara) e Connoly (Francesco Macaluso), sono indaffarati a preparare la messa in scena della recita di fine anno. Ma i piani di tutti vengono sconvolti dall’arrivo di Leslie, figlio naturale del dottor Mortimere (Giovanni Bonaventura), nato 18 anni prima dalla relazione con l’ex infermiera Tate (Deborah Sorbello).

Un groviglio di equivoci e gags si è snodato sul palcoscenico, al limite del grottesco e del paradossale. Il dottor Mortimere ha i suoi bei grattacapi per districarsi tra la moglie Rosemary (Anna Di Bari), il primario, dottor Willoughby Drake (Giuseppe Raimondo), la caposala (Teresa Isaia), l’avvenente infermiera (Martina Zappalà), il sergente di polizia (Antonio Liotta), che indaga sugli strani accadimenti nell’ospedale. Sotterfugi, travestimenti, geniali intuizioni contribuiscono a rendere fluida e divertente la messinscena e a preparare un finale in cui quasi tutti vissero felici e contenti. Sulla scena anche Salvo Russo nei panni di uno strampalato paziente vittima della malasanità e Cettina Raimondo, la madre del dottor Bonney.

Lo spettacolo sarà riproposto sabato e domenica alle 20 al teatro della parrocchia di Acicatena, nell’ambito della stagione allestita dalla locale compagnia Arte e folklore.

 

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