Catania: l’Etna fra lava e boati

Continua l’attività eruttiva dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che da ieri è nuovamente attivo. Dopo l’emissione continua di cenere vulcanica, la Sac, società che gestisce lo scalo etneo, ha disposto la chiusura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania e di Comiso, fino a nuova disposizione dell’unità di crisi.

E’ stato chiuso l’intero spazio aereo della Sicilia sud orientale. Per quanto riguarda lo scalo catanese, si registrano 26 arrivi dirottati e 21 partenze cancellate. La prossima riunione dell’unità di crisi è prevista per le 5.30 di domani mattina. In merito alle emergenze dovute alle emissioni di cenere lavica, l’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, si auspica che “le istituzioni trovino il modo di rendere l’aeroporto di Comiso alternativo di quello di Catania durante simili situazioni di necessità, considerato come l’utilizzo dello scalo di Comiso potrebbe limitare al minimo indispensabile i disagi per i passeggeri, evitando di penalizzare eccessivamente il territorio”.

Dal nuovo cratere di sud est si ergono altissime fontane di lava, accompagnate da violenti boati. Dalla bocca emergono colate alimentate che si stanno dirigendo verso la valle del Bove attualmente deserta. L’eruzione dell’Ena è visibile da Catania e Taormina.

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