Catania: lotta alla mafia, sequestrate armi e droga

Un arresto e armi e droga sequestrate. Si è conclusa così a Gravina di Catania l’operazione dei carabinieri antimafia. Le manette sono scattate ai polsi del catanese Giuseppe Borzì, 37 anni, di San Giovanni La Punta, ritenuto vicino al clan Laudani.

I militari, nel corso di mirate attività di contrasto alle organizzazioni mafiose, nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver acquisito importanti riscontri info investigativi che segnalavano la presenza di strani movimenti nei pressi di un caseggiato in costruzione di via Palmentazzo a Tremestieri Etneo, hanno fatto irruzione all’interno del sito. Qui sono stati trovati e sequestrati 14 kg di marijuana, 4 pistole semiautomatiche funzionanti con matricola abrasa, numerose munizioni e materiale per il confezionamento della droga.

La particolarità balzata subito agli occhi degli investigatori è che lo stupefacente era stato confezionato in panetti da un chilogrammo sigillati sottovuoto all’interno di buste in cellophane mediante l’utilizzo di apposita apparecchiatura, allo scopo di celarne l’odore tipico diffuso dalla marijuana.

Acquisiti i primi elementi la perquisizione veniva estesa all’abitazione di Borzì,  distante pochi metri dall’edificio esplorato, ove all’interno veniva rinvenuto e sequestrato dell’altro materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente oltre all’apparecchio elettrico adoperato per porre sotto vuoto gli alimenti ed imbustare, nello specifico caso, la droga.

Borzì è stato arrestato e si trova adesso nel carcere di Catania piazza Lanza, dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

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