Bronte (Ct): Firrarello, “pene più severe contro la violenza sulle donne”

Coro di no a Bronte nei confronti della violenza sulle donne. Oggi diverse le manifestazioni, a cominciare dall’incontro organizzato dalla Fidapa di Bronte nell’aula magna dell’Istituto Benedetto Radice. Presenti Eleonora Caserta presidente del Distretto Sicilia della Fidapa e Maria Schilirò presidente della sezione di Bronte, tutti ospiti della dirigente scolastica Maria Pia Calanna.

Durante il convegno è stata ribadita la necessità di sensibilizzare la società contro la violenza, concetto sostenuto con forza da Giovanna Caruso e Patrizia Portale, rispettivamente consulente legale e psicologa del Telefono rosa di Bronte che, nei pressi dell’Aula magna dell’Istituto, ha esposto le scarpe rosse, simbolo di questa giornata.

All’incontro hanno partecipato pure la dirigente dell’istituto Capizzi, Grazia Emmanuele, ed il sindaco Pino Firrarello che poi in Comune, per celebrare la giornata, ha riunito tutte le impiegate, assieme ai vertici della Fidapa, ed all’assessore Maria De Luca: “Ai ragazzi del Radice – ha affermato il sindaco – ho ribadito la necessità del rispetto reciproco. Solo in mancanza di rispetto può emergere la violenza verso le donne che dobbiamo aiutare per avere sempre più il coraggio di denunciare.

Ritengo che la legislazione sia in ritardo. Deve fare molto di più inasprendo le pene,  senza avere tolleranza verso chi esercita ogni forma di violenza contro le donne”.

Poi il sindaco ha aggiunto: In tutto il pianeta il 25 novembre è la “Giornata contro la violenza sulle donne”. Lo ha deciso nel dicembre del 1999 l’Assemblea Generale dell’ONU per ricordare le tre sorelle Miraball, torturate, stuprate e uccise dai militari del dittatore Rafael Trujillo, nel 1960 a Santo Domingo.

La violenza contro le donne ha diverse facce, e le uccisioni sono solo gli aspetti più tragici di un dramma che spesso si consuma dentro le mura domestiche, nei luoghi di lavoro o per le strade. Spesso le donne sono costrette a subire umiliazioni che rappresentano una vera e propria violazione dei diritti umani. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti nell’azione di cambiamento.

Il Comune di Bronte è coinvolto. Per questo ha incoraggiato tutte le iniziative che sono state organizzate dalle associazioni e dalle istituzioni brontesi, occasioni di incontro e riflessione utili per permettere di sensibilizzare la società e le persone sull’argomento”.

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