Catania: colpo al clan Santapaola-Ercolano, gli arrestati

Quattro omicidi di mafia commessi a Catania tra il 1995 e il 2009 sono finalmente stati chiariti. I carabinieri hanno arrestato sette persone appartenenti al clan mafioso Ercolano Santapaola. I fatti sono stati ricostruiti anche grazie alle dichiarazioni del pentito Santo La Causa, reggente dell’associazione mafiosa dal 2006 al 2009.

Le manette sono scattate ai polsi di Maurizio Zuccaro, 52 anni, ritenuto elemento di spicco di Cosa nostra etnea. Benchè condannato per l’omicidio di Salvatore Vittorio, vittima della lupara bianca nel 1996, è sottoposto agli arresti domiciliari perché affetto da una particolare patologia che risulta incompatibile con il regime carcerario. Arrestati anche Orazio Magrì, 42 anni ; Fabrizio Nizza, 38 anni; Carmelo Puglisi, 49 anni; Lorenzo Saitta, 38 anni; Mario Strano, 48 anni e Francesco Crisafulli, 50 anni, tutti di Catania.

E’ stata fatta luce, dunque, sull’omicidio di Vito Bonanno, assassinato il 19 ottobre del 1995. A comandare la sua uccisione sarebbe stato Maurizio Zuccaro. La vittima, appartenente al clan del “Malpassotu”, venne uccisa davanti all’Etna bar a San Giovanni Galermo. A premere il grilletto furono lo stesso Santo La Causa e altri componenti del gruppo facente capo a Zuccaro. Bonanno doveva essere punito perché apparteneva al gruppo mafioso di Giuseppe Pulvirenti, divenuto collaboratore di giustizia e, quindi, ritenuto traditore della famiglia mafiosa.

Luce anche sull’omicidio di Pietro Giuffrida, il 22 agosto del 1999. Ad ucciderlo sarebbero stati Lorenzo Saitta e Fabrizio Nizza. L’omicidio si era consumato in una sala giochi in via Santissima Trinità per contrasti all’interno della famiglia mafiosa connessi a prestiti ad usura e al traffico di droga in piazza San Cosimo.

Carmelo Puglisi e Orazio Magrì sono stati arrestati, invece, rispettivamente in qualità di mandante ed esecutore materiale dell’omicidio di Franco Palermo, avvenuto il 27 settembre del 2009 davanti alla sala Bingo di via Caronda a Catania. Palermo era stato l’autore dell’omicidio di Giuseppe Vinciguerra, cugino di Orazio Magrì, ucciso il 7 aprile del 2009.

Per l’omicidio di Salvatore Pappalardo, assassinato a Catania il 30 ottobre del 1999, sono stati arrestati Mario Strano e Francesco Crisafulli, il primo come mandante e il secondo come esecutore materiale. Per l’omicidio di Pappalardo, storico componente della famiglia mafiosa, avvenuto lungo la via Palermo, sono già stati condannati in via definitiva alla pena dell’ergastolo Alessandro Strano e Carmelo Giustino. Strano, responsabile del gruppo di Monte Po, all’epoca consorteria egemone in seno a Cosa nostra etnea, volle assicurarsi con tale delitto la leadership e il controllo dei proventi illeciti derivanti dalle estorsioni, soprattutto nella zona industriale di Misterbianco, nel catanese. Il delitto fu il culmine di una lotta intestina alla famiglia dei Santapaola, incentrata sul controllo del gruppo più importante dell’organizzazione per numero di componenti e disponibilità finanziarie. Gli indagati dovranno rispondere anche del tentato omicidio di Francesco Tropea che guidava il veicolo in cui si trovava Pappalardo al momento dell’agguato.

 

Maria Chiara Ferraù

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