Palermo: omicidio di mafia a Brancaccio. Assassinato Francesco Nangano

Nessun dubbio. È stato un omicidio mafioso quello che è costato la vita a Francesco Nangano, 50enne, con precedenti per associazione mafiosa, ucciso a Palermo. L’uomo, esponente della cosca mafiosa di Brancaccio, è stato raggiunto da cinque colpi di pistola, tra cui uno alla testa.

Nangano era appena uscito dalla macelleria quando è stato avvicinato da una motocicletta con a bordo due uomini che lo hanno colpito a bruciapelo. Sul posto la Polizia per i rilievi del caso e per raccogliere eventuali testimonianze.

Nangano nel 2001 era stato assolto dalla corte d’appello dall’accusa di associazione mafiosa, mentre in primo grado era stato condannato a 8 anni di carcere. In un altro processo era stato condannato per l’omicidio di Filippo Ciotta. Nangano, si scoprì l’anno scorso, aveva anche una relazione sentimentale con un’assistente sociale impegnata come giudice popolare in un processo di mafia. Una notizia che fece scalpore. La donna aveva sempre difeso Nangano dicendo di non credere assolutamente alle accuse. Al processo di primo grado la vittima aveva avuto otto anni di reclusione, era tornato poi libero su decisione della Corte di Cassazione. Dopo il secondo arresto divenne esecutiva una condanna per omicidio rimediata nell’altro processo. Nangano, uomo d’onore, sarebbe stato vicino al boss Gaspare Spatuzza. Secondo altri collaboratori di giustizia era stato vittima di alcuni danneggiamenti per il suo carattere arrogante.

E’ un omicidio inquietante – così il procuratore aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi – è troppo presto per dire che è scoppiata una nuova faida mafiosa – rivela all’Adnkronos – ma certamente i segnali sono precisi. Francesco Nangano negli ultimi tempi era uscito dai circuiti mafiosi, ma forse voleva rientrare e per punirlo lo hanno ucciso”. Secondo il magistrato, inoltre, un omicidio così pubblico, nel quartiere della vittima, sarebbe un segnale preciso. “Anche il colpo di grazia in testa – dice Teresi – è una firma ben precisa di Cosa nostra. La situazione a Brancaccio è tuttora in movimento, bisogna capire adesso cosa accadrà”.

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