Catania: defunti “sfrattati” al cimitero, 4 arresti per truffa

Immaginate la sorpresa di andare al cimitero e trovare al posto della tomba dei vostri cari, la cappella contenente le spoglie mortali di persone sconosciute. E’ successo a Catania dove i carabinieri hanno scoperto una truffa al cimitero messa in atto da quattro persone che sono state arrestate. Fra loro anche il responsabile tecnico amministrativo dell’area cimiteriale del comune in servizio dal 2006 al 2010. Gli arrestati dovranno rispondere di truffa, peculato, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro e soppressione di cadavere.

Le manette sono scattate ai polsi di Walter Spina, responsabile tecnico amministrativo dal 2006 al 2010 e degli imprenditori edili Agatino Fascina, Sebastiano Nauta e Giuseppe Piazza. Gli arrestati di oggi (uno in carcere e gli altri tre ai domiciliari), con la complicità di soggetti operanti sia in ambito comunale che cimiteriale si procuravano un ingiusto profitto economico sfruttando l’area consacrata a discapito di ignari cittadini. Le indagini erano state avviate dai Carabinieri nel 2009 dopo diverse segnalazioni soprattutto nell’area cimiteriale di via Acquicella.

Dieci i casi accertati di violazione di sepolcri e soppressioni di cadavere aggravate per la rassegnazione dei loculi e per l’edificazione di cappelle da destinare ad altri defunti.

All’epoca dei fatti il geometra Spina era responsabile tecinco amministrativo pro tempore dei cimiteri di Acquicella e San Giovanni Galermo. Era suo il compito di assegnare i terreni per la realizzazione dei sepolcri. Era lui al centro di questo sistema ben congegnato. Tra i complici le imprese edili operanti nella struttura cimiteriale di Agatino Fascina, Sebastiano Nauta e Giuseppe Piazza, oggi finiti agli arresti domiciliari. Il meccanismo messo in atto da Spina era finalizzato ad intascare sia gli oneri cimiteriali che i cospicui compensi che gli venivano versati dalle ditte incaricate di realizzare le strutture. Tra il 2009 e il 2010 il geometra Spina avrebbe guadagnato più di 100 mila euro.

Le vittime si erano accorte con il tempo o di non essere titolari di alcuna concessione cimiteriale o, addirittura, che al posto della propria tomba di famiglia c’era una nuova cappella appartenente ad altre persone. In quest’ultima circostanza, Spina aveva assegnato al nuovo richiedente, ignaro della truffa sottostante, un terreno illegalmente espropriato ai reali aventi diritto, in virtù di un provvedimento falsamente derivante da una decisione della Giunta comunale e in realtà dallo stesso prodotto.

Tra i reati contestati anche illecite esumazioni degli ossami eseguite senza la presenza del medico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, necessaria a garantire la sicurezza sul piano igienico-sanitario.

Walter Spina, 51 anni, è stato condotto nel carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Gli arresti domiciliari sono stati disposti invece per gli imprenditori edili Sebastiano Nauta, 59 anni; Agatino Fascina, 65 anni e Giuseppe Piazza, 53 anni.

Maria Chiara Ferraù

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