Catania: conclusa l’operazione “mattone sicuro”

È stata portata a termine a Catania dai Carabinieri del comando provinciale l’operazione “Mattone sicuro”, un piano straordinario di controllo dei cantieri edili.

Il fenomeno degli infortuni sul lavoro continua, infatti, a rappresentare una grave emergenza sociale in ragione delle gravissime conseguenze, anche in termini di vite umane che derivano dal ripetersi di gravi incidenti. Nell’ultimo anno nella provincia di Catania ci sarebbero stati almeno 25 casi di infortunio sul lavoro, sette dei quali mortali (8 nel 2011). I settori maggiormente a rischio sono risultati quelli dell’agricoltura e dell’edilizia.

Per questo il comando provinciale di Catania, dal 15 giugno al 30 settembre, ha svolto, su direttiva del comando generale dell’arma dei Carabinieri, di concerto con la direzione generale dell’attività ispettiva del ministero del lavoro e delle politiche sociali, un piano straordinario di controlli che sono stati svolti presso obiettivi ritenuti particolarmente significativi ai fini della prevenzione e della repressione delle violazioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, tra i quali costruzioni edili pubbliche e private, cantieri stradali e ferroviari, lavorazioni pericolose, montaggi e smontaggi particolari.

L’operazione “mattone sicuro” è stata attuata in tutto il territorio della provincia di Catania in cooperazione con il nucleo ispettorato del lavoro e il Nas di Catania. Dai controlli, eseguiti con cadenza settimanale, sono emersi significativi risultati. Complessivamente sono stati effettuati 43 accessi ispettivi nei cantieri e sono state controllate 53 ditte. Di queste, 47 sono risultate irregolari. Su 100 lavoratori intervistati, 30 erano “in nero”, mentre altri 20 risultavano assunti con contratti irregolari non corrispondenti alle reali modalità di impiego. Sono stati adottati ben 13 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ed eseguiti quattro sequestri preventivi di cantieri edili per un valore di circa 800 mila euro. Sono state anche denunciate all’Autorità giudiziaria 55 persone, sono state contestate 206 contravvenzioni in materia di sicurezza sul lavoro per un totale di 900 mila euro circa e sono state elevate sanzioni amministrative per 150 mila euro. Inoltre, sono stati recuperati contributi inps, Inail e Enpals per circa 80 mila euro.

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