Milazzo (Me): quattro denunce per frode fiscale

La guardia di finanza di Milazzo ha denunciato quattro persone per frode fiscale. Rischiano fino a tre anni di reclusione oltre al pagamento di sanzioni amministrative. Le fiamme gialle, impegnate nell’operazione denominata Ghost credit, hanno svelato il meccanismo utilizzato da una società che indicava sul bilancio costi fittizi per 14 milioni di euro, omettendo l’indicazione di eventuali ricavi corrispondenti. Sarebbero dunque state attestate spese mai sopportate per ottenere rilevanti benefici fiscali. Con l’aiuto di un commercialista di Milazzo, anche lui denunciato, la società appariva capace di realizzare volumi d’affari per decine di milioni di euro. In realtà era una scatola vuota, nonostante le dichiarazioni fiscali presentati nelle quali veniva vantato e richiesto un credito Iva di circa 1 milione e 800 mila euro.

La società dichiarava l’attività di compravendita di beni immobile. Invece, alle dogane di Roma e Napoli figurava come importatrice di astici, vivi o congelati. Inoltre, un pensionato (prestanome) aveva il compito di firmare tutti i documenti necessari all’azienda ed eventualmente assumersi le responsabilità di illeciti. La finanza avrebbe accertato che dietro la regia della frode c’erano soci occulti, in particolare un pregiudicato che ufficialmente non aveva alcun ruolo. In qualche occasione, per compiere la frode, l’uomo avrebbe utilizzato i documenti del pensionato sostituendone la foto.

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