Siracusa: 6 casalinghe su 10 soffrono di dolore cronico

Sei casalinghe su dieci soffrono di dolore cronico. A Siracusa domani si svolgerà un incontro informativo per conoscere e combattere questa malattia, promosso da DonnEuropee Federcasalinghe alla presenza di qualificati clinici e in collaborazione con il centro studi Mundipharma.
Il dolore cronico colpisce 15 milioni di italiani, in gran parte donne. È una forma di sofferenza fisica che si protrae per oltre tre mesi compromettendo il benessere psico-fisico della persona. Ma si può combatterlo efficacemente.

L’appuntamento è per domani pomeriggio alle 17 a Siracusa nella sala Costanzo Bruno della provincia in via Malta con il convegno aperto al pubblico al tema: “Donne e dolore cronico: il diritto a non soffrire”.

L’evento di Siracusa è il quinto di un ciclo di 11 incontri promossi in Italia da DonnEuropee Federcasalinghe, la principale associazione che nel nostro paese rappresenta chi svolge a tempo pieno o part time il lavoro familiare, in collaborazione con il centro studi Mundipharma. Dopo Asti, Rieti, Cosenza, Milano e Siracusa, i convegni in programma fino a novembre, saranno ospitati ad Ascoli Piceno, Palermo, Lecce, Avellino, Como e Bologna. Ogni incontro sarà presieduta da un clinico di una struttura ospedaliera locale, a disposizione per rispondere alle domande del pubblico e fornire informazioni utili su cosa sia il dolore cronico, come si cura, a quali centri d’eccellenza è possibile rivolgersi per ricevere un’adeguata assistenza specialistica, secondo quanto previsto dalla legge 38/2010.

Numerosi studi scientifici dimostrano che le donne hanno un rischio molto maggiore rispetto agli uomini di soffrire di condizioni cliniche in grado di causare dolore, sia per una più alta incidenza di queste patologie, sia per l’aumentata sensibilità femminile allo stimolo doloroso. Lo conferma anche un’indagine condotta a livello nazionale dalla stessa DonnEuropee Federcasalinghe, in base alla quale 6 casalinghe su 10 (65%) soffrirebbero di dolore cronico, causato in particolare (nel 74,4% dei casi) da patologie non oncologiche (artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide), con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita, limitando le attività quotidiane e i rapporti sociali.

“DonnEuropee Federcasalinghe è orgogliosa di essere protagonista di un’azione di informazione e sensibilizzazione su un tematica così importante come il dolore cronico”, dichiara l’Onorevole Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale DonnEuropee Federcasalinghe. “Le ricerche svolte a livello europeo e italiano hanno infatti evidenziato come una percentuale elevata di persone, soprattutto donne, soffra di dolori ripetitivi che condizionano negativamente la loro vita. Oggi non ci si deve più rassegnare a convivere con la sofferenza fisica: esistono su tutto il territorio nazionale centri specializzati nella diagnosi e cura del dolore, abbiamo a disposizione terapie efficaci in grado di curarlo e c’è una Legge, la n. 38 del 2010, che finalmente garantisce ad ogni cittadino il diritto a ricevere un’assistenza qualificata”.

“Si definisce ‘cronico’ il dolore che persiste oltre 3 mesi e comporta a livello individuale gravi conseguenze invalidanti di tipo fisico, psico-emozionale e socio-relazionale”,  spiega la dottoressa Concetta Serravalle, Dirigente medico Hospice “Kairos”, Ospedale Alessandro Rizza ASP 8 di Siracusa. “Affligge in una percentuale significativamente più elevata le donne e, nel 75% dei casi, si tratta di dolore derivante da patologie quali artrite reumatoide, fibromialgia, osteoartrosi e cefalea. Proprio per le sue caratteristiche, il dolore cronico assume valenza di malattia e pertanto va curato.  A questo proposito, la Legge 38/2010 sancisce il diritto di tutti i cittadini a poter accedere alla terapia antalgica, offre la possibilità di prescrivere analgesici oppioidi con la normale ricetta e ribadisce la multidisciplinarietà dell’approccio al dolore. La recente normativa ha quindi comportato un cambiamento culturale radicale, dal punto di vista farmacologico e gestionale, inducendo a riconsiderare il ruolo degli oppiacei che, per molto tempo, sono stati intesi come farmaci destinati al malato terminale”.

“Secondo stime recenti, in Europa 1 casalinga su 3 sarebbe colpita da dolore cronico; in Italia, come testimonia l’indagine condotta da DonnEuropee Federcasalighe, arriviamo addirittura a 6 su 10”, commenta Marco Filippini, Direttore del Centro Studi Mundipharma. “A fronte di un simile dato, ci è sembrato doveroso offrire il nostro supporto alla Federazione, per poter promuovere una maggior sensibilizzazione sul problema della sofferenza fisica tra la popolazione femminile italiana. Da tempo il Centro Studi è impegnato nella divulgazione di una corretta cultura contro la malattia dolore. Il nostro Paese ha una legge all’avanguardia, che tutela chi soffre: iniziative a carattere informativo come questo ciclo di incontri sono dunque fondamentali per far sì che sempre più cittadini siano consapevoli dei loro diritti”.

 

Per maggiori informazioni sul ciclo di incontri, è possibile consultare il sito di DonnEuropee Federcasalinghe: www.obiettivofamiglia.it.

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